La scommessa di Bearzi: ricerca e innovazione

TOLMEZZO. Contro lo spopolamento in Carnia bisogna investire sui giovani. Parola di Giovannino Bearzi, imprenditore carnico di quasi 65 anni, originario di Oltris di Ampezzo e titolare con i figli Matteo, 35 anni, ed Elvis, 28, della Beng di Tolmezzo, che cresce in dipendenti e affari, grazie a ricerca e innovazione e alla grinta di due generazioni che lavorano assieme.
Nel 2004 Giovannino, dopo trent’anni di esperienza nella progettazione di fanali come dipendente della Seima, creò la Beng, che si è ritagliata una sua distinta fascia di mercato. Partì con tre dipendenti con piccoli progetti per costruttori di fanali, per poi farsi conoscere in tutto il mondo.
All’inizio si occupava solo di progettazione, oggi con i figli realizza fanali e proiettori per auto anche di lusso e supercar. Quasi quotidiane alla Beng sono le conferenze via web con clienti di tutto il pianeta. L’età media dei 14 dipendenti, tutti a tempo indeterminato, è sui trenta anni ed è una scelta.
Merito anche della moglie Anna, sottolinea Giovannino: fu lei a convincerlo a dare spazio ai figli in azienda. Il crescente successo dell’impresa viene da lì con una sempre maggiore spinta verso l’innovazione e l’ingresso di altri giovani in azienda.
«Io - racconta Giovannino - sono il più vecchio lì dentro. La vitalità dell’azienda sono i giovani, il motore sono i dipendenti. In Carnia abbiamo bravi ragazzi, con voglia di fare e che partecipano alla vita dell’azienda. In Carnia bisogna cominciare a dar loro più spazio, anche da parte degli anziani,in tante attività.
I nostri giovani oggi hanno un grosso problema: vengono assunti con contratti di mesi, così non possono neppure pensare a crearsi una famiglia, avere una casa. I giovani vanno via perché questo non è il modo di lavorare. I nostri dipendenti sono tutti - sottolinea - a tempo indeterminato, perché non puoi scherzare con i ragazzi: danneggi la zona intera.
Vanno in altre parti d’Europa, perché non li trattano così, là possono pensare al futuro. La verità è che dobbiamo investire sui giovani. Tutti. I nostri politici devono cominciare a guardare a loro, perché le idee e il futuro vengono da lì».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto