La presidente Del Piero getta acqua sul fuoco: la nostra banca è sana

Cividale 13 Aprile 2019. Assemblea CiviBank. © Foto Petrussi
Cividale 13 Aprile 2019. Assemblea CiviBank. © Foto Petrussi

CIVIDALE. La presidente di Civibank Michela Del Piero, riconfermata nella sua carica meno di un anno fa, getta acqua sul fuoco. Ha letto il report de “Il Sole 24 Ore” sulle quotate nel mercato Hi-Mtf e non si è lasciata impressionare da quei numeri: valore delle azioni sceso del 57% dal momento della collocazione e 92% di crediti deteriorati sul patrimonio.

«Gli indicatori più recenti - dice Del Piero - sono in miglioramento rispetto a quelli riportati da “Il Sole 24 Ore”. Per esempio, secondo i primi dati di chiusura bilancio del 2019, il rapporto tra crediti deteriorati e patrimonio è sceso al 65% (circa 186 milioni di euro su un patrimonio netto di 286 milioni). Questa percentuale è dunque significativamente distante da quanto divulgato che, si presume, fosse relativo a esercizi precedenti.

Il miglioramento del rapporto è dovuto al lavoro di pulizia del bilancio che abbiamo fatto e non dimentichiamo che, negli ultimi 4 anni, abbiamo contribuito con 24 milioni di euro al fondo interbancario per i salvataggi degli altri istituti italiani.

Denaro che quindi non è andato in dividendi ai soci». Le azioni di Civibank restano comunque illiquide nonostante l’immissione nel mercato azionario e il loro valore teorico, oggi, si attesta a 6,5 euro per azione, mentre il massimo fu raggiunto con 24,50 euro e il prezzo di entrata sul mercato Hi-Mtf fu di 15 euro. I contratti si chiudono con il contagocce e solo pochissimi pacchetti passano di mano.

Civibank sul territorio ha erogato l’anno scorso circa 600 milioni di credito a imprese e famiglie, la raccolta è aumentata e non sono previste eccedenze di personale. «La nostra banca è sana - aggiunge Del Piero - e punta a mantenere l’autonomia. Non possiamo essere assolutamente paragonati ai casi delle ex Popolari venete o alla Popolare di Bari finita recentemente con il salvataggio del Governo. Siamo rimasti l’unico istituto di credito regionale, vogliamo continuare a esserlo.

Siamo favorevoli alla trasformazione in società per azioni, ma non cerchiamo un partner a ogni costo, nè siamo in vendita, anche se le offerte non ci mancano. Riguardo l’aumento di capitale stiamo cercando possibili investitori in Veneto, dove anche apriremo delle nuove filiali. Certo se poi non dovessimo avere alternative riguardo una partnership, vedremo il da farsi».

La tradizionale assemblea dei soci di Civibank si svolgerà alla fine di aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto