La polemica scoppiata sulle troppe esibizioni non ferma i Krampus

Folla nelle vie del paese per la manifestazione di San Nicolò Oltre 300 i “diavolacci” arrivati anche da Carinzia e Slovenia



Sulla settimana di San Nicolò e i Krampus in Valcanale è calato il sipario ieri sera con la spettacolare sfilata di Pontebba. Oltre trecento diavolacci, nei più svariati costumi, sono stati ammirati da oltre tremila persone che si sono riversate a lato delle vie dove i rumorosi personaggi sono avanzati suscitando non poca impressione, soprattutto tra i bambini. Meno male che la presenza di San Nicolò ha mitigato il tutto con la sua figura pastorale molto gradita dai più piccoli. Gruppi di krampus sono giunti per l’occasione dai paesi della Valcanale e tanti anche dalle vicine Carinzia e Slovenia. Il tocco di internazionalità ha senz’altro elevato il grado di interesse della manifestazione proposta dal comune, dal Circolo culturale Sirio e Pro Loco Pontebbana in collaborazione con tutte le locali associazioni di volontariato.

Una manifestazione che si svolge solo da alcuni anni ma che gode del gradimento di tanti, in primis dei turisti che al rientro dalle escursioni in montagna e nelle località tarvisiane sostano nel luogo per conoscere un aspetto della secolare tradizione. Molti infatti anche gli sciatori che hanno colto l’occasione per salire a Nassfeld- Passo Pramollo dove nel fine settimana è stata inaugurata con le aperture delle piste la stagione 2019-2020 dello sci. «Non posso che essere soddisfatto per la bellissima immagine offerta a migliaia di persone che certamente hanno apprezzato gli sforzi dei nostri volontari – afferma il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi –. A loro, e non sono poche decine di persone che si impegnano a favore della comunità, il grazie di tutti. Ancora una volta hanno dimostrato grande affiatamento e collaborazione per il bene di tutti».

I terrificanti diavoli impellicciati, che nei giorni scorsi sono stati protagonisti in varie piazze del Friuli, da Pradamano a Osoppo a Paluzza, sono stati al centro di una polemica. I sostenitori della tradizione non vogliono infatti che questa manifestazione sia dilazionata in altre date rispetto a quelle in Valcanale - con la festa di San Nicolò - per soddisfare le richieste di spettacolarità. Per loro si registra una perdita di interesse «campanello d’allarme che deve fare riflettere». —



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