La neve conservata sotto teli e scaglie di legno: ecco pronta la pista di Forni Avoltri

UDINE. Conservare la neve da un anno all’altro per non dover poi aspettare quella naturale. Si chiama Snow Farm e a tentare l’esperimento per la prima volta in Friuli Venezia Giulia è stato il Comune di Forni Avoltri che alla fine della stagione scorsa ha tolto dalla pista di biathlon ben 5 mila metri cubi di neve: conservata in due grandi mucchi alti 20 metri e larghi 40, coperti da materiale cippato e da teli respingi-sole, quelli che si usano sui ghiacciai per evitarne lo scioglimento, il 70% della neve (circa 3 mila 500 cubi) è riuscita a passare indenne l’estate.

Nei giorni scorsi è stata stesa su 1,5 chilometri di pista, all’interno del centro federale Carnia Arena Biathlon di Piani di Luzza che con domenica 22 aprirà le porte agli agonisti d’interesse nazionale.
Ben prima che inizi dicembre, le glorie di casa nostra – Lisa Vittozzi, Giuseppe Montello, Daniele Cappellari ma anche Luca Del Fabbro, Cristina Pittin, Martina Di Centa, Ilaria e Sara Scattolo con gli allenatori Mirco Romanin e Daniele Piller Roner – potranno dunque allenarsi a Forni Avoltri.
Esulta l’assessore allo Sport del comune carnico Manuele Ferrari che dell’esperimento è l’artefice: «Ho seguito le indicazioni che mi hanno dato i colleghi di Livigno, loro lo fanno da anni, mentre per noi era la prima volta. Un debutto con molti dubbi, perché Livigno è a 1.800 metri sul livello del mare, Forni Avoltri a 1.050.

Temevamo non bastassero, ma abbiamo deciso di tentare comunque e con grande sorpresa, quando giorni fa siamo andati a scoprire i cumuli, abbiamo trovato una quantità notevole di neve. Non tutta – racconta l’assessore –, ma sufficiente a innevare, una volta posata tutta, 2 chilometri di pista».
Determinante il gioco di squadra che insieme all’amministrazione comunale ha visto all’opera l’Asd Monte Coglians e molti volontari. «Fin qui abbiamo innevato perfettamente un anello di 1.300 metri e il poligono di tiro che da domenica saranno utilizzabili, naturalmente – precisa Ferrari – nel rispetto delle norme Covid».

Completata la stesura della neve conservata, al Carnia Arena sono stati attivati anche i cannoni per l’innevamento artificiale complice la temperatura scesa sotto zero. «Abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di quali grandi potenzialità ha l’Arena di biathlon, che come ogni anno dà agli sportivi di tutto il Friuli Venezia Giulia e alle squadre nazionali e internazionali di sci di fondo e di biathlon la massima garanzia di potersi allenare e gareggiare, sia d’estate che d’inverno.
«Ora – conclude Ferrari – la speranza, sia mia che del sindaco – è che la nostra Arena possa finalmente rientrare nel sesto polo di Promoturismo, Sappada-Forni Avoltri». Lo chiede da tempo Ferrari, convinto della strategicità dell’impianto di biathlon, l’unico in regione, che non a caso attira migliaia di persone, tra atleti e amatori, ogni stagione. Invernale, ma anche estiva. —
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