La morte di Chavez le ombre velano il futuro del Venezuela

LICEO SCIENZE UMANE UCCELLIS. Era un leader controverso, considerato un collaboratore del terrorismo internazionale dall'occidente e un eroe dal suo popolo. Cercare di descrivere in poche righe chi era Hugo Chavez, il Presidente venezualo morto il 5 marzo, non è semplice. Nato nel 1954 da una povera famiglia di insegnanti, si arruola presto nell'esercito e nel '92 partecipa al colpo di Stato fallito contro l'allora Presidente Carlos Andrés Perèz e finisce in carcere. Esce nel '94 e nel '98 si candida alle elezioni, vincendole grazie al sostegno della maggioranza povera della popolazione. Ammiratore dell'eroe sudamericano Simon Bolivar, Chavez attua una politica socialista contro l'analfabetismo, la malnutrizione e la povertà. Rimane al potere fino al giorno della sua morte, tranne una parentesi di qualche mese per un golpe che portò il Venezuela sull'orlo della guerra civile.
Personaggio piuttosto controverso, dai media occidentali veniva descritto come un tiranno, mentre in patria la maggioranza dei giornali e televisioni non mancaca di rivolgergli accuse. Lui rispondeva dal suo programma tv mattutino "Alò, Presidente!" con frasi altisonanti.Chavez era ammalato da tempo di cancro, che aveva cercato di sconfiggere nell'Avana dell'amico Castro, ma la malattia ha vinto.
Ora il potere, in attesa dell'elezioni, è nelle mani del vicepresidente Nicolàs Maduro. Ci si aspetta di vedere nei prossimi mesi quale sarà il futuro del Paese sudamericano, che tra i mille problemi ha anche quello di una criminalità altissima. Un'era è finita, e la curiosità di sapere cosa ci sarà dopo coinvolge tutti. Europa inclusa.
@dantefalco
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