La Lonely Planet torna a colpire: «A Codroipo non vola una mosca»

CODROIPO. L’amore a prima vista non ci fu. E nemmeno alla seconda, verrebbe da dire, è scoppiato il colpo di fulmine. È ritornato a Codroipo in questi giorni l’autore della guida Lonely Planet per il Friuli Venezia Giulia.
Luigi Farrauto ne ha ripercorso le strade e le vie durante una sua visita lampo in regione. Definendo su Twitter questo suo ritorno in città come «la resa dei conti». O meglio, come il “Codroipogate”. Lo ha scritto con ironia, è evidente.
Un modo scherzoso e non polemico per rispondere a distanza alle critiche che dalla città gli erano arrivate per l’assenza, all’interno della guida, del territorio del Medio Friuli e per aver scritto «Passerete da Codroipo solo per lasciarlo alle vostre spalle, entrare a Passariano – una sua frazione ancora più piccola – e visitare la stupenda Villa Manin».
Eppure anche questa volta non tutti hanno gradito. «Cerco il celeberrimo museo delle carrozze di Codroipo – scrive (a titolo personale, ci tiene a precisarlo) sul social network –, ma la segnaletica è inesistente».
Poi pubblica una foto che ritrae uno scorcio della piazza Garibaldi commentando: «Mah». Mentre il municipio lo descrive come un «edificio che risale al XXI secolo, ma ancora in ottime condizioni», una volta passato tra «Gradisca e Goricizza – dove – non vola una mosca».
Non mancano, va detto, sempre su Twitter, anche gli scatti con gli scorci più suggestivi, non soltanto di Codroipo, ma dell’intero Medio Friuli. Di Varmo come di Sedegliano, Rivignano Teor e Sterpo con le loro ville, chiese e borghi agricoli.
Fotografie in cui ne racconta le bellezze e la meraviglia che suscitano. «Sono ritornato in questi posti anche perché mi ero sentito in colpa – spiega Farrauto – e perché mi avevano fatto rimanere molto male le critiche ricevute. Per due mesi ho girato il Friuli Venezia Giulia in lungo e in largo e mi sono innamorato di ogni centimetro quadrato di questa meravigliosa terra. Ho adorato moltissimi luoghi, realizzando poi una guida che è molto dettagliata, ma nella quale giocoforza si deve fare una selezione dei posti da inserire».
Una terra che ogni singolo viaggiatore deve scoprire e conoscere. Insomma, non si vuole fare alcuna polemica sul social network. Lo sottolinea l’autore. Nel Medio Friuli è tornato e ne ha visto le bellezze. Chissà che in una possibile futura riedizione della guida Lonely per il Friuli Venezia Giulia non riescano a trovare spazio.
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