La grande storia torna in Friuli Venezia Giulia

La decima edizione di èStoria (intitolata non a caso "Trincee") incentrata sul centenario della Grande guerra tra conferenze, incontri, mostre, film
Bumbaca Gorizia 24.05.2013 èStoria 004 Morti violente Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.05.2013 èStoria 004 Morti violente Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Un terribile amore per la storia: parafrasando il titolo di un celebre libro di James Hillman è questo il sentimento che ci ha accompagna fin dalla prima edizione nel realizzare èStoria – Festival internazionale della Storia, spiega Adriano Ossola, ideatore della manifestazione.

«La decima edizione – continua Ossola - coincide con uno degli anniversari più importanti per Gorizia e il suo territorio, il centesimo dello scoppio della Grande guerra e la partenza per il fronte dei primi goriziani chiamati alle armi nelle fila dell’imperial-regio esercito austro-ungarico».

Dal momento in cui l’Italia entrò in guerra la soglia di Gorizia divenne, com’è noto, la più ambita sia dal punto di vista materiale che simbolico per entrambe i contendenti e le battaglie sull’Isonzo costituirono in Italia “la” Grande guerra per definizione, stante l’atteggiamento esclusivamente difensivo nel settore trentino.

«Non potevamo quindi avvicinarci - continua Ossola - al tema della decima edizione, “Trincee”, se non con un senso di accresciuta e orgogliosa responsabilità, tentando di commemorare in maniera sobria e storiograficamente rigorosa uno snodo che riteniamo ancora oggi in parte irrisolto nell’identità cittadina e non solo».

Filo conduttore di questa edizione è dunque il centenario della Grande guerra, cui per altro è dedicato il convegno del Comitato storico internazionale presieduto da Paolo Mieli in apertura del Festival, che vede riuniti alcuni fra i maggiori studiosi mondiali per offrire una prospettiva globale sul significato del centenario.

Molte, poi, le sezioni che raccontano il festival: “Trincee” riunisce eventi, testimonianze e dibattiti. A inaugurare la sezione sarà il concerto di Uto Ughi sul Monte Santo: cento anni fa, il grande maestro Arturo Toscanini diresse una banda sul Monte Santo appena conquistato durante la battaglia della Bainsizza.

E poi importanti testimonianze come quella di John Hemingway - nipote di Ernest Hemingway, intervistato da Stefano Salis: un nipote che racconta se stesso e il celebre nonno. Si parlerà di quella particolare esperienza di guerra che si è poi trasformata in una splendida produzione letteraria.

Ancora, “La Storia in testa”: un percorso di presentazioni editoriali, dibattiti, incontri commemorativi e mostre, tra cui un ricordo di Enrico Berlinguer con Walter Veltroni e la cerimonia di consegna del Premio Friuladria “Il romanzo della Storia” a Max Hastings, ex reporter di guerra e autore di numerosi libri di successo e di documentari storici.

Giuseppe Battiston, Massimo Popolizio, Luciano Virgilio, Anita Kravos e Quirino Principe tra gli altri, saranno i protagonisti della sezione “Leggere la guerra”: reading di poesia e narrativa. Ogni giornata inizierà con le “Colazioni con la Storia”, a cura di Giorgio Dell’Arti: una lettura e un commento guidati per approfondire le notizie del giorno e interpretare, in modo critico, e con occhio storico ciò che accade intorno a noi. Nell’anno del centenario, Giorgio Dell’Arti aprirà una finestra anche sui giornali del 1914.

E ancora gastronomia, cinema, teatro e gli “Aperitivi con la Storia”, incontri con gli ospiti che si svolgeranno nei bar della città. Programma speciale per bambini e ragazzi nella Ludotenda dove si svolgono i laboratori creativi: “I giocattoli in tempo di guerra”, “Disegna la storia”, “i 450 anni di Galileo Galilei” e percorsi di letture a cura degli editori in collaborazione con Più Libri Più Liberi Circus.

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