La giovane stella della danza: «Ci metto corpo, anima e cuore»

il personaggio
Amore incondizionato per la danza e un futuro di sfide sul palco: Aurora Marino è la giovane étoile di Sacile allevata al passo a due alla Ballet school di Pordenone. «Mi sono innamorata della danza perché è l’unica arte che si avvicina all’amore: si fa e si vive con corpo, anima e cuore», spiega. L’ultimo successo: primo premio solista classico al concorso “Dance experience” di Novara con galà finale a fianco delle star senza tempo Carla Fracci e Luciana Savignano. «Bravissima – le lodi arrivano dalla Ballet school –. Aurora ha ottenuto tre proposte di contratto per Balletto di Milano, Balletto del Sud e Balletto di Siena». Deciderà dopo l’esame di Stato: anche la media in pagella è quella di una “stella”.
«Otto anni fa la mia prima insegnante di danza mi ha fatto un regalo fantastico: se non mi avesse definita “ciofeca” e negata per la danza, non sarei mai arrivata in una scuola vera – confessa Aurora –. Quella gestita da professionisti seri, che non soltanto vivono per questa disciplina, ma regalano emozioni e consigli. Sono il risultato della vostra passione: un grazie a Salvatore Gagliardi, Stefania Sandrin e Cinzia Pittia per avermi regalato un sogno». Sogni alla grande e trofei concreti: un anno fa Aurora ha conquistato il palco di Bucarest e il medagliere va avanti a colpi di successi.
L’étoile sacilese ruba la scena nei galà e le performance nei concorsi nazionali e internazionali sono il preambolo per il suo futuro sulle punte. «Non è semplice a 18 anni conciliare gli impegni di scuola e danza ogni giorno, impegnandosi al massimo». Costanza, perseveranza e tenacia per raggiungere i traguardi sperati sui banchi e sul palco. «La danza non è un’arte che si fa per avere successo – Aurora cita Merce Cunningham –, ma per dare agli altri un’emozione”. Come si dice, l’étoile è una figlia d’arte: ha ereditato creatività, costanza e tenacia da Lorena Bin, presidente della Pro Sacile. Una mamma speciale e con un passato, non troppo lontano, sotto i riflettori. —
C.B.
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