La Fondazione Friuli vende la sede di via Manin: nascerà uno studentato

UDINE. La Fondazione Friuli vende la sede, gli immobili di via Manin: 8 mila metri quadrati che saranno trasformati in uno studentato, una casa degli studenti universitari da duecento posti. Un progetto ambizioso – da 20 milioni di euro – di cui si parla da più di un anno e che oggi potrebbe essere approvato. Un’intenzione importante sia per il rilancio e per l’immagine della città sia da un punto di vista economico.
Il Consiglio e l’Organo di indirizzo della Fondazione Friuli, in sostanza, nel pomeriggio potrebbero approvare la riconversione degli spazi che dovrebbero essere acquistati dal fondo immobiliare Ream che “focalizza la propria attività su immobili presenti sul territorio delle fondazioni, con particolare attenzione ai settori del no-profit e del social housing”. Fondo, con sede a Torino, partecipato da altre Fondazioni e dalla stessa Fondazione Friuli.
La Fondazione Friuli è pronta a conferire tutta la proprietà immobiliare che va dall’incrocio con via della Prefettura e arriva fino a porta Manin. La trattativa è cominciata poco più di un anno fa ed è stata abbastanza delicata: si trattava di trovare un equilibrio economico e per questo sono stati aperti diversi tavoli, anche con il Comune e con la Soprintendenza alle belle arti. Uno dei punto cruciali ha riguardato l’indagine strutturale degli immobili e i lavori correlati. «L’idea – aveva detto un anno fa al Messaggero Veneto il presidente della Fondazione, Giuseppe Morandini – è quella di fare qualcosa per la città e per l’università. L’impianto c’è, ma mancano gli equilibri economici».
I punti di forza di una simile operazione sarebbero la possibilità di portare in pieno centro storico gli studenti, caratterizzando ancor più Udine come città universitaria; rafforzare l’offerta didattica dell’ateneo e dare maggiori certezze alle famiglie.
Qui i ragazzi troverebbero una realtà sicura in una città in grado di garantire un’elevata qualità della vita. Se sarà realizzato, il nuovo studentato della Fondazione Friuli si aggiungerà alle case degli studenti di viale Ungheria e dei Rizzi, ai collegi dove gli universitari trovano già accoglienza e alla foresteria del centro culturale Le Grazie. Udine conta circa 15 mila studenti universitari. Molti arrivano da fuori da regione, soprattutto dal Nord Italia. A questi vanno aggiunti gli studenti Erasmus, gli assegnisti di ricerca, dottorandi e ricercatori.
Ma non finisce qui perché la vendita della sede di via Manin apre un altro scenario: quello della nuova “casa” della Fondazione. Altro punto che sarà discusso nella riunione di oggi e che, come riferiamo, nell’articolo in basso a destra, ha aperto un confronto all’interno dello stesso Ordine di indirizzo. L’orientamento del Consiglio di amministrazione è quello di ridare vita a un palazzo, magari non utilizzato.
Ecco che saranno valutate più opzioni, tra queste la possibilità della coabitazione con la Cassa di risparmio del Fvg nel palazzo del Monte di Pietà che si affaccia su via Mercatovecchio, o il palazzetto confinante con il palazzo palladiano Antonini-Maseri. Quest’ultima opzione pare la più gradita: proprio perché, come nel caso dello studentato, avrebbe un impatto importante per la città.
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