La comunità del Burkina ha incontrato Fedriga: Spilimbergo un esempio
«Su un tema importante come quello della cooperazione internazionale abbiamo appena attivato nel Friuli Venezia Giulia un processo di riforma che si pone l’obiettivo di garantire a chiunque, con il nostro contributo, il diritto a rimanere nella propria terra, creandosi un futuro in linea con le proprie aspirazioni» .
Questo il pensiero espresso dal governatore del Fvg Massimiliano Fedriga che ha ricevuto Boureima Fidel Louré, sindaco del Comune di Zabré, piccolo centro del Burkina Faso, situato nella provincia di Boulgou.
Un incontro cordiale, improntato all’amicizia, solidarietà, collaborazione e reciproca conoscenza tra i popoli che ha visto fra i protagonisti anche Boukiri Boukare Yabre e Dramane Yabre, rispettivamente presidente e referente dell’associazione che riunisce i residenti del Comune di Zabré residenti in Italia e che ha sede a Spilimbergo.
L’iniziativa ha trovato le sue motivazioni nel fatto che la municipalità della città del mosaico, con oltre 1.500 persone registrate all’anagrafe, è una delle località con la più elevata presenza di cittadini stranieri. Da notare che tra gli immigrati a Spilimbergo il secondo posto per presenze è proprio quello di una nutrita comunità di famiglie provenienti dal Burkina Faso.
Una situazione che ha portato ad attivare in città iniziative dirette a potenziare la cultura dell’accoglienza assieme all’integrazione, non solo a livello scolastico, ma anche delle istituzioni e della comunità.
Basti ricordare il ponte di solidarietà attivato per la realizzazione di una scuola nel villaggio di Beka Zuma in Burkina Faso e al suo arredo didattico e logistico.
Il primo cittadino di Zabrè durante l’incontro con il governatore Fedriga ha auspicato una sempre più stretta collaborazione tra il suo Comune (che, con 42 villaggi, conta 86 mila persone) e la Regione.
«Dobbiamo fare in modo che i giovani africani rimangano nella loro terra in quanto la soluzione non è certamente la migrazione verso l’Europa», ha sottolineato il sindaco di Zabré. Le priorità del programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato 2019-23 sono protese al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’Onu con l’Agenda 2030.
Quattro gli assi su cui si sviluppa l’azione: diritti umani, democrazia e buona governance; crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano; sfide della sicurezza, della fragilità e della transizione; diritto a non migrare e a rientrare nel Paese d’origine. –
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