La città ricorda Mauro Valentini patron dei mondiali di paraciclismo

Maniago
Con una messa alle 18.30 di oggi in duomo, Maniago ricorda il cittadino onorario Mauro Valentini, presidente dell’Asd Giubileo disabili e figura nota per l’attività di organizzatore delle maggiori manifestazioni di paraciclismo in Italia, tra cui quelle tenutesi nella città del coltello. Deceduto a 53 anni, era figlio di Mario, tecnico plurimedagliato del ciclismo e attualmente Ct della nazionale di paraciclismo: anche lui, assieme alla squadra, nel 2019 era stato insignito della cittadinanza onoraria dal Comune di Maniago.
Una messa di suffragio, ma anche un momento per dire grazia a Mauro. «Una tragica notizia che lascia senza parole le persone che hanno conosciuto Mauro, grandissimo presidente della Giubileo disabili – ha commentato il sindaco Andrea Carli –. Salutare un amico è sempre difficile. Grazie a Mauro, Mario e all’intero mondo del paraciclismo, Maniago ha riscoperto ancora una volta la propria capacità di essere comunità unita e solidale».
Il funerale di Mauro è stato celebrato ieri nel suo paese, Monteromano. «La voglia di prendere l’auto e andare a Roma sarebbe tantissima, purtroppo non si può – ha aggiunto il primo cittadino –. È davvero frustrante non poter abbracciare i suoi familiari in questo momento. D’accordo con un gruppo di amici, abbiamo convenuto che una cosa però la possiamo fare: tutti coloro che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene possono partecipare alla messa che sarà celebrata in duomo. Anche in questo modo potremo essere vicini a Mauro e alla sua famiglia».
Carli ha condiviso nella sua pagina web un video girato l’11 settembre 2018, a conclusione dei mondiali di paraciclismo. «Una serata in cui abbiamo ringraziato i volontari che avevano contribuito a rendere perfetto lo svolgimento di una manifestazione che resterà nel cuore di tutti noi – ha detto –. Purtroppo, Mauro non poteva essere presente, stava già iniziando il suo personale “campionato del mondo”. Ma anche quella sera, da vero grande amico, ha messo da parte le preoccupazioni personali per ringraziarci».
Parole di affetto e stima sono state pronunciate anche dal presidente di Asla Pordenone, Michele Roveredo. «Un onore avere conosciuto Mauro – ha commentato –. Per me sarà sempre il “miglior regista della vita, accompagnata da grandi difficoltà”. Un grande dolore e una tristezza infinita per la perdita di un amico di Asla». —
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