Kyenge a Pordenone: fischi e presidi, ma anche a favore FOTO / A Pordenone ...e a Udine - VIDEO / I pro ...e i contro / La contestazione a Udine

Il ministro per l’integrazione è arrivato nella città sul Noncello. Tre i fronti della protesta. Cacciato dal consiglio il segretario cittadino della Lega

PORDENONE. E’ cominciato con una ventina di minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista il lungo pomeriggio del ministro Kyenge a Pordenone.

Poco dopo le 15 l’arrivo in Prefettura, dove è stata ricevuta dal prefetto Pierfrancesco Galante mentre all’esterno la Lega ha allestito un presidio per protestare.

Numerosi i fischi all’arrivo del ministro dalla postazione dove erano stati allestiti striscioni di protesta dai contenuti simili a quelli esposti dal Carroccio a Udine.

Poi la Kyenge si è diretta in municipio, per l’appuntamento ufficiale col sindaco Claudio Pedrotti e il consiglio comunale, accolta prima dell’ingresso dal comitato di Michele Negro con i gruppi di sinistra, l’associazione immigrati, stranieri e rappresentanti sindacali.

Da questi ultimi striscioni di sostegno allo Ius Soli e di condanna per le condizioni dei Cie.

Tre, invece, i fronti della protesta. A destra del palazzo comunale, dalla parte del Vendramini, Forza Nuova e Fiamma Tricolore, a sinistra, dalla parte della gelateria Zampolli, i manifestanti di Casapound.

Dietro il municipio, in piazzetta Calderari, il movimento dei Forconi, altri esponenti di destra e ulteriori contestatori.

Tanti i fischi e gli striscioni con rappresentato, tra l’altro, un biglietto di sola andata Alitalia a nome Cecile Kyenge.

Cori e reciproci sfottò tra manifestanti di destra e sinistra sono in corso sotto una stretta vigilanza da parte delle forze dell’ordine.

Durante l'incontro in municipio il segretario pordenonese della Lega Nord Riccardo Piccinato si è alzato, ha mostrato la maglia della Lega Nord e, quando stava per parlare, è stato allontanato, fra gli altri consiglieri che dicevano "Vergogna!"

Il ministro ha dichiarato: "Vedo che a Pordenone c'è una temperatura calda. Sono arrivata in questa città con varie contestazioni, ma dobbiamo capire che la paura non ci porta da nessuna parte". Poi ha invitato il consiglio comunale dei ragazzi a selezionare un bambino che possa trascorrere con lui una giornata al ministero per capire come lavorano le istituzioni.

Quanto al leghista Piccinato, in un comunato ha replicato: "I vari rappresentanti hanno parlato per un'ora di rispetto per gli altri e delle loro opinioni, di diversità, di diritti e di libera espressione facendo una lezione di democrazia. Poi ho mostrato la maglietta della Lega "Prima il Nord" con la mia aggiunta "Essere friulani è razzismo" e provato a dire alla Kyenge di fronte a lei in consiglio comunale di Pordenone che non si nasce integrati, ma che serve un percorso, e che lo ius soli è sbagliato. Mi hanno subito bloccato e accompagnato fuori seguito dai "BUU" dei diversamente tolleranti".

"Ho chiesto di poter stringerle la mano - ha proseguito Piccinato - visto che non viene, anche se invitata, a confrontarsi con la Lega definendoci come un pericolo per la democrazia, razzisti e nazisti solo perché non siamo d'accordo con quanto afferma (corrisponde al falso che mi sia avvicinato a lei, mi sono solo spostato lateralmente per raggiungere il centro della sala)".

L'ultimo appuntamento previsto per la Kyenge, dopo quello in municipio, è stato quello dell’oratorio di San Lorenzo a Roraigrande con associazioni, bambini, famiglie e tanti stranieri nell’ambito della manifestazione «Africa chi sei».

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