Jouf, rilancio turistico con “montagnaterapia” e sentieri della salute

Oggi il medico dello sport Francescutto presenta la sua idea: 14 mappe per scoprire uno scenario naturale e storico unico

maniago

Il monte Jouf sarà un tassello importante nel futuro turistico, sportivo e didattico di Maniago? Sembra proprio di sì, almeno a giudicare dal progetto che sta prendendo corpo nel Mandamento. Il rilievo che sorge proprio alle spalle del centro urbano è destinato a diventare la meta di escursionisti alla ricerca di salute e serenità.

A proporre l’idea è Ciro Antonio Francescutto che proprio stasera (alle 20.45 in piazza Italia) presenterà la prima delle 14 mappe dello Jouf. L’occasione è quella della gara di discesa a piedi da alta quota che si terrà in città il 2 settembre. L’iniziativa, chiamata “Jouf Fly race” e giunta alla sua seconda edizione, verrà spiegata nei dettagli da uno dei massimi esperti mondiali del settore, Nicola Giovanelli. Spetterà a quest’ultimo illustrare alla popolazione e agli amministratori come ci si allena per una competizione del genere. Una maratona in quota, ma in direzione del fondovalle non è infatti più semplice o meno faticosa di un’ascesa, anzi. A quel punto prenderà la parola Francescutto, che di professione fa il medico dello sport e il diabetologo. Secondo il dottore lo Jouf è un «dono della Natura fatto apposta per sperimentare la montagnaterapia».

Di fatto si tratta di effettuare delle camminate in mezzo al verde ma anche alla storia visti i tanti segni della presenza antica dell’uomo che offrono i sentieri della zona, non ultimo dei quali il celebre castello di Maniago. Francescutto ha disegnato una prima mappa del monte, cioè una serie di percorsi che possono portare sino alla sommità del rilievo scoprendo angoli poco conosciuti. Ne sono già pronti altri 13 ma l’autore ritiene di poter arrivare fino a quota 30. «Lo Jouf è abbordabile anche al di fuori dei tradizionali punti di partenza, come le piazze del capoluogo o di Maniagolibero», ha commentato tempo fa il medico che pensa anche al turismo, soprattutto ora che la cittadina ha riattivato la fermata della tratta ferroviaria tra Sacile e Gemona. «I benefici psicofisici dell’iniziativa sono tali che potrebbero essere organizzate persino delle uscite fuori porta, unendo l’utile al dilettevole» ha concluso Ciro Antonio Francescutto. Secondo il dottore è possibile addirittura compiere ascese quotidiane o settimanali, secondo uno schema tracciato dopo accurate ispezioni dei luoghi e degli eventuali pericoli. —



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