Irene Tittoni nominata questore di Trieste Era già stata a Udine

Sarà Irene Tittoni il nuovo questore di Trieste che subentrerà da domani a Giuseppe Petronzi che andrà a dirigere la Questura di Milano.
Laureata in Scienze politiche per Tittoni è un ritorno in Friuli Venezia Giulia visto che fino a giugno del 2017 aveva diretto, a Udine, la Quarta zona della Polizia di Frontiera che comprende anche il Veneto e il Trentino Alto Adige. Negli ultimi anni è stata direttore del servizio Polizia di Frontiera e degli stranieri struttura inserita nella direzione centrale per l’immigrazione del ministero dell’Interno. Si tratta della seconda donna, dopo Isabella Fusiello, a dirigere la questura giuliana. Una lunga carriera quella del nuovo questore che negli ultimi anni è stata contraddistinta dal grande lavoro nella prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina sulla rotta Balcanica che dal 2015 aveva avuto un importante picco nell’area friulana della regione con gli arrivi dalla Siria e poi da Pakistan e Iraq. Tittoni aveva avviato numerosi protocolli sia con l'Austria che con la Slovenia riuscendo a ridurre in maniera importante gli arrivi dei migranti che si vedevano rifiutare la cittadinanza in altri paesi europei.
Petronzi aveva anticipato che il suo percorso a Trieste si sarebbe concluso a breve chiedendo però. «Milano – spiega – è sicuramente dopo Roma la città più importante in Italia ed è per me un grande onore andare e dirigerne la Questura. Ringrazio il capo della Polizia, Franco Gabrielli, e il ministero dell’Interno che mi hanno conferito un incarico così importante. Voglio ringraziare nuovamente la città di Trieste che spero di aver servito nel migliore dei modi garantendo gli standard di sicurezza che merita una città oggi quinta in Italia come qualità della vita». Petronzi poi rivolge un pensiero alle autorità cittadine «a partire dal prefetto, sua eccellenza Valerio Valenti, il sindaco Roberto Dipiazza e il governatore Massimiliano Fedriga con i quali c’è stato un ottimo rapporto di collaborazione. Non dimentico poi tutte le forze dell’ordine e la polizia locale perché in qualità di autorità di pubblica sicurezza la mia azione è passata anche per il loro impegno». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto