«Invasi dalle zecche, necessario intervenire»

AZZANO DECIMO. Invasione di zecche ad Azzano Decimo. Ad accorgersene sono i cittadini che, soprattutto per portare a spasso i loro cani, passano ore all’aria aperta. Trattandosi di un pericolo non soltanto per gli animali, ma soprattutto per l’uomo, non mancano gli appelli per una disinfestazione.
Un residente, che preferisce restare anonimo, spiega il suo caso. «Sul territorio azzanese – riferisce –, le zecche si trovano ormai un po’ dappertutto. In particolare – afferma –, nel parco della Dote, anche sull parti cementate o sui sassi, le Banniate sono stracolme, così come vicino al cavalcavia di Praturlone, dietro alle scuole elementari, nella zona del Palaverde, di Fagnigola. È un’invasione di una specie chiamata “zecca dei cervi”, piccolissime e con le zampe nere. Possono portare il morbo di Lyme e altre gravi malattie come l’encefalite da morso di zecca (Tbe). E sono molto resistenti».
L’azzanese che porta la sua testimonianza possiede un cane di circa 12 anni, che contro le zecche ha due protezioni, in fiale e spray. Ma sembrano servire a poco: «Il cane non ha mai preso le zecche, se non in rari casi. Quest’anno, invece, in pochi giorni gliene ho già tolta una decina. Ma queste zecche attaccano anche le persone, oltre agli animali. Per questo, l’appello alle istituzioni è di ricorrere agli antiparassitari. Faccio presente che proliferano anche dove l’erba è tagliata e che uno dei vettori maggiori di diffusione di zecche e pulci è il piccione».
All’appello fa eco l’esortazione del consigliere Gabriele Pardini (Azzano 33082): «Chiedo all’amministrazione, nei limiti delle sue possibilità sulla questione e senza alcun tipo di polemica, di cercare di favorire la disinfestazione, non soltanto delle zecche, ma anche di simulidi e zanzare». Con l’inizio della bella stagione, casi di persone morse da zecche sono già stati segnalati a decine nel Gemonese. Non tutte le zecche sono infette, ma sono il principale vettore del morbo di Lyme, infezione batterica che colpisce prevalentemente pelle, articolazioni, sistema nervoso e organi interni: se non curata, può assumere un decorso cronico. Durante le escursioni in boschi o luoghi montani, suggeriscono gli esperti, è opportuno camminare al centro dei sentieri evitando il contatto con la vegetazione, indossare abiti chiari con maniche e pantaloni lunghi e utilizzare repellenti contro gli insetti sulle parti esposte. Al rientro, è sempre bene effettuare un’accurata ispezione su tutto il corpo e rimuovere tempestivamente le eventuali zecche. La probabilità di ammalarsi è bassa se la zecca viene rimossa entro le 24-48 ore. (a.s.)
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