Innovazione e fantasia, così le migliori imprese del Medio Friuli dribblano l’incertezza

A Lestizza l’appuntamento organizzato da Nem con le aziende Best Performer dell’area. Tante storie di intraprendenza che raccontano la voglia del territorio di emergere e vincere

Davide Francescutti

Focus sulle 100 migliori imprese del Medio Friuli, una zona logisticamente strategica vista la sua posizione in centro alla regione, ieri sera all’Auditorium comunale di Lestizza grazie al nuovo appuntamento della serie autunnale del format Best performer, promosso dal gruppo editoriale Nem - che pubblica il Messaggero Veneto e altri cinque quotidiani - insieme a Italy Post. I protagonisti della varie aziende hanno potuto raccontare le eccellenze di questo territorio così dinamico nella serie di panel condotti dal caporedattore dei quotidiani del gruppo Nem Maurizio Caiaffa.

L’appuntamento si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Lestizza Eddi Pertoldi - che ha ricordato come le imprese non sono solo numeri ma anche idee e persone - e di Luca Occhialini presidente dell’istituto di credito partner di questa tappa, la Banca 360 Fvg.

Occhialini ha evidenziato la resilienza del Medio Friuli, grazie a una vocazione imprenditoriale variegata, rispetto a quelli con monoproduzione. Spazio poi ai numeri di questo angolo di regione con 435 imprese attive per un fatturato complessivo di 1,83 miliardi di euro e l’illustrazione delle migliori 100, prima di passare ai citati panel. Ne “Le sfide delle imprese” Marco Tam, amministratore delegato GreenWay, ha raccontato la svolta del suo gruppo, con il biogas prodotto dagli scarti e sottoprodotti dell’agricoltura: «Partendo dalla stalla e dal vigneto siamo ora partner energetici per le industrie».

Nel settore del legno di pioppo Ivan Turco, legale rappresentante della Turco Pietro (che gestisce direttamente o indirettamente un quarto della superficie coltivata a pioppo in regione), ha detto come «dal pioppeto nascono i pannelli multistrato per il comparto del mobile di alta qualità, del camper e della nautica, ma siamo anche importanti come impresa che sequestra CO2 contrastando il cambiamento climatico».

Michele Burato, legale rappresentante Unir, ha evidenziato come nel settore della meccanica (nel suo caso componentistica per impianti di condizionamento) «dagli anni 80 quando abbiamo iniziato con lavorazioni semplici manuali ora è si è arrivati a macchine meccaniche a controllo numerico di grande innovazione». Sul fronte dell’edilizia Sandro Florin, titolare di S.I.F. Color ha raccontato di aver «iniziato come artigiano nel 2006: ora siamo in oltre 30 persone e stiamo guardando al lavoro all’estero. Dopo Vienna puntiamo ora alla Germania».

Il secondo talk ha posto l’accento su “Continuare a crescere”. Per Angela Martina, amministratrice delegata Impresa Martina, questo significa «per un’azienda edile storica come la nostra, giunta alla quarta generazione, affrontare vari periodi anche complessi: per la continuità ci vuole rispetto per la specificità di ogni persona e lasciarle trovare il suo spazio».

Igor Toffoli, titolare della Toffoli Serramenti, nel raccontare il proprio excursus di azienda familiare con prodotti di design, ha posto l’accento sul lavorare sempre con passione e valori solidi, da trasmettere ai dipendenti.

Un’ispirazione può arrivare dalla natura, come successo per il prodotto di punta nel packaging alimentare di Arcadia: Alberto Tomasini, amministratore delegato, ha spiegato come la crescita «sia arrivata avendo riprodotto le capacità protettive dell’uovo, usando l’innovazione come motore di sviluppo».

Marco Zampieri, fondatore e ad di Manager a Tempo, ha spiegato la ricerca di figure manageriali senior da parte delle aziende. «Utile non solo per quelle grandi - ha detto - ma anche per le Pmi familiari in determinate aree di intervento, come per esempio i passaggi generazionali».

Conclusione con “Competere nei mercati nell’era dell’incertezza”. Il dg di Banca 360 Fvg (130 milioni di euro di impieghi solo nel Medio Friuli, 30% della quota di mercato della zona) Giuseppe Sartori ha sottolineato come «l’incertezza sia la nuova normalità fin dai tempi del Covid-19: le aziende ora devono essere capaci di decisioni repentine», aggiungendo che il suo istituto di credito cooperativo è pronto con “filiali imprese” a Udine e Pordenone dedicate al mondo produttivo.

Roberto Dametto, amministratore unico di PBR Technology, nel portare la sua esperienza di lavoro nei grandi cantieri internazionali dei metanodotti, ha detto come «l’incertezza in Est Europa ha comunque portato a un’impennata nei progetti su altre aree, principalmente in Italia, tanto che abbiamo già un portafoglio lavori di oltre 100 milioni di euro. Prossima frontiera l’idrogeno».

Per Paolo Taboga, amministratore unico del Gruppo Taboga, attivo nella distribuzione di materiali edili, c’è bisogno di nuovi incentivi, nazionali o regionali, che aiutino a non «rallentare nel settore privato. Attenzione anche – afferma – al turnover elevato e alla difficoltà nel trovare personale qualificato. Per questo crediamo molto nel lavoro dei nostri dipendenti, sostenendoli con il welfare. C’è aumento nella richiesta di orari di lavoro flessibili e noi cerchiamo di venire incontro». 

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