Inseguimento mozzafiato in autostrada

Motociclista guida senza patente e con la targa piegata. All’invito ad accostare, accelera: fermato a Sesto al Reghena

PORDENONE. Guida in autostrada senza patente e con la targa piegata, un trucco usato solitamente per beffare gli autovelox. E quando la polizia stradale gli intima di accostare, per tutta risposta il centauro dà di gas e tenta di seminarli.

Peccato, però, che la pattuglia della polstrada di Pordenone fosse a bordo di uno degli ultimi modelli in dotazione al corpo: una Skoda Octavia 2000 turbodiesel con una potenza di più190 cavalli. E che alla guida della Skoda ci fosse un vero e proprio asso del volante.

Sembra uscito dalla sceneggiatura di un film d’azione l’inseguimento a folle velocità sulla A28 al quale hanno assistito gli increduli automobilisti in transito sabato pomeriggio, intorno alle 17.30. Protagonista una coraggiosa pattuglia della Polstrada di Pordenone e un motociclista di Concordia Sagittaria di 37 anni, Roberto Mior. La polstrada stava procedendo lungo la corsia sud, da Pordenone verso Portogruaro, quando ha notato la targa piegata della Yamaha Fz r1, una potente moto da strada, che correva nella medesima direzione. Con colpi di clacson e lampeggianti, ha fatto segno al centauro di fermarsi. Per nulla intimorito, il motociclista ha pensato di squagliarsela. E ha accelerato a tutto gas.

Ma il bolide bianco e azzurro della polstrada, con le sirene spiegate e i lampeggianti blu accesi, ha continuato a tallonarlo da vicino, mentre il contachilometri si impennava a più di 220 chilometri orari. A quell’ora, poi, il traffico sulla A28 era piuttosto intenso e, di certo, per un’automobile era molto più complicato riuscire a fare slalom, a quella velocità, fra i veicoli, senza mettere a repentaglio l’incolumità degli utenti.

L’inseguimento da film è durato lo spazio di una decina di chilometri, da qualche chilometro prima dell’uscita di Azzano Decimo fino a Sesto al Reghena. Qui c’era spazio per la manovra decisiva: l’abile pilota della Polstrada è riuscito a d affiancarsi alla Yamaha e, quindi, a stringerla progressivamente verso il guard rail e a farla rallentare. Ormai senza via d’uscita e temendo la collisione, il motociclista si è infine arreso e si è fermato.

Dalle successive verifiche è emerso che al 37enne veneto era stata revocata la patente di guida nel 2007. La Yamaha, di sua proprietà, gli è stata sequestrata. Il centauro, invece, è stato denunciato per guida senza patente. Oggi la polstrada procederà a ulteriori indagini nonché alla verifica della velocità rilevata dai tutor per precisare l’importo della contravvenzione.

(ha collaborato Rosario Padovano)

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