Infermieri, vince la lista Clarizia
Soddisfazione anche per Roberto Biancat, il secondo più votato

La lista “Infermieri per l’innovazione e la continuità” guidata da Luciano Clarizia ha vinto le elezioni per il collegio Ipasvi, il collegio degli infermieri, della provincia di Pordenone. Una elezione che ha riservato una sorpresa: la candidatura all’ultimo momento di un gruppo di infermieri, guidato dall’ex dirigente del Cro Roberto Biancat, riuscito a entrare in consiglio. Una candidatura creata non in contrapposizione, dice Biancat, ma per la collaborazione.
Le elezioni si sono concluse ieri alle 14. 30: hanno votato 346 infermieri. Eletti Luciano Clarizia (208 voti), Roberto Biancat (163), Paola Bortolin (152), Domitilla Santarossa (145), Gianni Pizzol (144), Marco Tomietto (141), Barbara Dorigo (140), Maria Della Mora (139), Ylenia Doimo (126), Lorenzo Sola (125), Vittoria Benedet (119), Fiorenza Radu (118), Paola Pupulin (117), Katriona Palù (114) e Amedeo La Diega (112). Revisori dei conti sono stati eletti Diego Zonta (173), Carla Gaudenzi (173), Mauro Serafin (157) e supplente Luisa Gumiero (166).
Conferma per la lista di Clarizia che si candida a guidare il collegio per i prossimi tre anni. Ora sarà convocato il consiglio che deciderà presidente, vicepresidente e segretario.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – ha detto Clarizia –. Nel prossimo mandato ci sarà il passaggio da collegio a ordine con una serie di cambiamenti e adempimenti formali. Il nostro programma mira a una serie di attività a sostegno della professione, tra questi supportare la libera professione infermieristica, abbassare la quota di iscrizione annuale e lavorare sulle competenze infermieristiche avanzate. Intendiamo anche tenere i contatti con le associazioni dei cittadini impegnati nella sanità e con gli ordini professionali».
Soddisfazione per Roberto Biancat, secondo votato dopo il presidente uscente «con una lista – ha detto – fatta solo pochi giorni prima. Da molti anni collaboro con ordini e collegi in tutta Italia. Adesso che sono in pensione penso di poter dare qualcosa anche al collegio della mia provincia. In questi anni di lavoro al Cro ho costruito una rete di rapporti con strutture sanitarie e associazioni che credo possano essere utili. Mi piacerebbe portare un contributo al gruppo, collaborando anche con gli altri ordini professionali del settore della medicina».
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