Infermiere muore a 36 anni sul posto di lavoro a Gorizia
Doveva prendere servizio in ospedale. Un infarto l’ha colpito nello spogliatoio. Il dolore dei sindacati e dell’Azienda sanitaria

Doveva essere una giornata di lavoro. Come tante altre. Alberto Carotenuto, infermiere campano d’origine ma goriziano acquisito, stava prendendo servizio in ospedale. Era entrato nello spogliatoio per cambiarsi ma tardava a uscire. I colleghi, preoccupati, sono allora entrati nella stanza e l’hanno trovato lì, senza vita. Un malore improvviso, probabilmente un infarto, non gli ha lasciato scampo. È morto a 36 anni.
«Lo ricordiamo. Veniva spesso qui. È una notizia tremenda», sottolineano al bar Torino. Il decesso si è verificato mercoledì mattina al San Polo di Monfalcone. Con profondo dolore e immenso smarrimento, la comunità professionale degli infermieri piange la sua prematura scomparsa.
«Alberto – ricordano Stefano Bressan della Uil Fpl e Luca Petruz del Nursind – era un infermiere stimato da tutti i colleghi e i pazienti che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La sua dipartita lascia un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, a cui vanno le nostre più sentite e sincere condoglianze, ma anche in tutto il personale sanitario che ogni giorno condivide le gioie e le fatiche di questo lavoro».
Il trentaseienne viene ricordato «come una persona di grande spessore umano, sempre disponibile e dotata di una rara sensibilità. La sua prematura scomparsa, a un’età ancora troppo giovane per un destino così avverso, è un duro colpo per tutta la nostra comunità professionale».
Continuano i sindacati: «Uniamo le nostre voci per onorare la memoria di un collega esemplare, la cui dedizione e il cui sorriso rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori. Questo tragico evento ci impone di riflettere con ancor maggiore urgenza sulla sicurezza e sul benessere di tutti gli operatori sanitari, che ogni giorno mettono la propria vita al servizio degli altri. Saremo al fianco della famiglia e dei colleghi più stretti per offrire tutto il supporto necessario in questo momento di indicibile dolore. La professione infermieristica perde oggi non solo un valido professionista, ma un faro di umanità».
Alberto Carotenuto lavorava nel reparto di Gastroenterologia isontina. Era collocato all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia ma, per ragioni organizzative, prestava servizio anche al nosocomio di Monfalcone dove, l’altra mattina, si è verificato l’improvviso e prematuro decesso. «Il dolore che ci ha provocato questo avvenimento è indescrivibile», sottolineano in ospedale.
Da alcune fonti in ambito sanitario pare che il trentaseienne avesse qualche problema di salute e, proprio per questo, gli era stata ricavata una mansione meno stressante. Dal canto suo, Daniele Pittioni, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina sottolinea il cordoglio e la vicinanza di Asugi alla famiglia per la scomparsa di Alberto Carotenuto, descritto come un ottimo professionista che lascerà un grande vuoto. Altro non vuole aggiungere.
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