Infarto a 54 anni, muore il barista di Aprilia

LATISANA. Una vera e propria roccia. Di poche parole, con lui bastava uno sguardo per capirsi, che si trattasse di lavoro o di famiglia. Ma allo stesso tempo era estremamente solare e di compagnia. Sempre sorridente.
A portarsi via Luca Rigo, a 54 anni, è stato un malore improvviso, nella serata di venerdì. Un infarto fulminante lo ha colpito a casa, davanti agli occhi della compagna Sonia. La coppia viveva nella frazione di Pertegada, ma era ad Aprilia Marittima che tutti avevano potuto conoscere e apprezzare Luca, dietro al banco dell’Arabella (oggi Bei Margit), dove sarebbe tornato fra qualche settimana per la stagione estiva e prima ancora in piazzetta, assieme al fratello Stefano. Originari di Pasian di Prato, sono cresciuti con la stessa passione, dietro al banco del negozio di frutta e verdura di mamma e papà, portato avanti proprio da Luca fino al 2005, quando la concorrenza dei grandi supermercati lo aveva costretto a una scelta: aveva così raggiunto il fratello Stefano, ad Aprilia Marittima.
In piazzetta non si andava al bar, ma si andava da Luca e Stefano, i due fratelli che con il loro modo di fare erano riusciti a personificare un locale, operazione ripetuta anche quando, qualche anno dopo, si erano spostati all’Arabella. Poi, nel 2012, Luca si era lanciato con il suo solito entusiasmo in una nuova avventura, un bar tutto suo nella vicina Bevazzana. Ma Aprilia era rimasta nel cuore, come l’Arabella: anche se nel frattempo il locale aveva cambiato nome era lì che Luca era tornato già dalla scorsa estate.
«Poche persone hanno la fortuna di avere un amico per fratello». A leggere questo messaggio d’auguri ricevuto solo pochi giorni fa per il proprio compleanno è il fratello Stefano, che vive a Kitzbühel, in Austria, dove ha un ristorante: «Ecco, questo era Luca. Vivevamo di un’ammirazione reciproca, uniti da un grande legame, fra noi bastava un’occhiata per capirci. Lui era un uomo forte, ha sempre messo gli altri prima di tutto. C’era sempre, per chiunque».
A causa dell’emergenza sanitaria i famigliari di Luca non hanno potuto lasciare l’Austria e Stefano ha affidato il suo messaggio di saluto alla rete: «Il tuo grande cuore ha deciso di fermarsi, all’improvviso, non ci sarà nemmeno il modo di salutarci. Sei, eri e sarai, sempre un grande. Anche se per noi eri il piccolo. Buon viaggio fratello».
Luca Rigo, dopo la cremazione, sarà sepolto a Pasian di Prato, «assieme a nostro papà – racconta ancora Stefano –, mancato quando Luca aveva solo 19 anni e al quale lui era molto legato. Io avevo qualche anno in più e sono diventato il suo punto di riferimento, come lui era il mio. Non appena tutto questo finirà faremo una bella cerimonia in suo ricordo a Pasian di Prato».
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