Incendio al market, analisi sugli alimenti

Il fuoco, partito dal container esterno della carta, è stato spento in poco tempo, ma il fumo si è diffuso in diversi reparti

Un fumo acre ha invaso l’intero supermercato costringendo clienti e dipendenti ad uscire. Nel giro di pochi minuti i vigili del fuoco hanno spento l’incendio ma i danni rischiano di essere notevoli perché anche frutta, verdura e panificati hanno “respirato” le esalazioni. È il bilancio, fortunatamente senza feriti, di un principio di incendio scoppiato ieri mattina alla Lidl di Azzano Decimo.

I soccorsi

Sono circa le 10 di mattina quando i vigili del fuoco di Pordenone vengono chiamati per spegnere un incendio: a prendere fuoco è il container che raccoglie carta e cartoni all’esterno del supermercato. Il fumo, però, penetra anche all’interno dell’edificio dal quale vengono fatti uscire clienti, una ventina circa, e dipendenti. Sul posto arrivano squadre da Pordenone e San Vito che si mettono subito all’opera per domare le fiamme. L’incendio viene spento ma la conta dei danni è appena iniziata.

All’interno

Il fumo entrato all’interno della struttura, infatti, ha invaso con il suo odore acre diversi reparti. Ora spetta all’Azienda sanitaria, che è stata chiamata sul posto, capire quali sono stati gli effetti delle esalazioni su frutta, verdura, panificati, insaccati, insomma su tutti gli alimenti deperibili e non confezionati. Accertamenti che hanno richiesto diverse ore: il supermercato ieri è rimasto chiuso.

Le cause

Restano da chiarire i motivi per i quali si è scatenato l’incendio. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe partito da una macchinetta prezzatrice. Lo strumento sarebbe caduto dentro il dispositivo che dall’interno del supermercato trasporta la spazzatura verso l’esterno. E, come la spazzatura, anche la prezzatrice sarebbe passata per il compattatore, uscendone distrutta. È in questa fase che dalle batterie del dispositivo sarebbe partita la fiammata che ha poi originato l’incendio.

Le verifiche

Il lavoro dei soccorritori non si è concluso con lo spegnimento dell’incendio. Una volta domate le fiamme, infatti, è stata tirata fuori l’immondizia ed è stato recuperato il marchingegno. La spazzatura è stata affidata ad una ditta specializzata. Ora bisognerà definire l’esatta dinamica dei fatti: tra gli aspetti da chiarire c’è anche il motivo per il quale, una volta scattato l’incendio, la zona del container non sia stata isolata con la porta di sicurezza, come dovrebbe accadere in automatico. Un accorgimento che avrebbe evitato al fumo di entrare nei locali invadendo con il suo odore acre la merce in vendita.
 

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