In vicolo Chiuso ora c’è chi ha paura I vicini: «Erano arrivati mercoledì»

Una stradina stretta, vicina alla piazza di Passons. Su cui si affacciano case abitate e immobili in ristrutturazione. E là, in fondo a vicolo Chiuso, una piccola casa bianca al civico 14. I rapinatori Massimo Cangiano e Nevio Cavallo l’avevano scelta come il loro covo solo da quattro giorni. «Erano arrivati mercoledì» dice una vicina di casa. «Li ho visti una volta sola, mi hanno detto buongiorno e poi non li ho più incontrati». Davanti all’abitazione ci sono sacchi di immondizia e uno stendibiancheria con dei panni. Tutt’attorno c’è silenzio. Quello stesso silenzio spezzato sabato mattina dall’arrivo di tre volanti della polizia di Udine e da due equipaggi della Squadra mobile. La tranquillità della frazione di Pasian di Prato viene interrotta, all’improvviso. «Chiudetevi in casa e non uscite» dicono gli agenti ai residenti. Alcuni passanti vengono fatti entrare nella vicina tabaccheria. «Non uscite» ripetono gli uomini della Questura di Udine. Sono le 12 e sta per scattare l’ora x. L’ora in cui si farà irruzione nel nascondiglio dei due banditi. I poliziotti sanno che certamente uno dei rapinatori è armato e che non ha paura di sparare. L’ha dimostrato nemmeno tre ore prima in pieno centro a Udine quando per due volte ha premuto il grilletto ad altezza uomo. Potrebbe rifarlo. La situazione rischia di diventare pericolosa, si deve agire nella massima sicurezza.
E così si entra in azione. I rapinatori non oppongono resistenza e vengono fermati. All’interno della casa gli agenti trovano la pistola, i tre Rolex rubati, proiettili e indumenti utilizzati dai banditi durante il sopralluogo alla gioielliera il giorno precedente alla rapina. Poco distante, in un campo vicino, viene rintracciata l’auto utilizzata per scappare dopo il colpo. «Sembravano le scene di un film» dice un residente. «Mi trovavo proprio all’altezza di vicolo Chiuso – racconta Giuseppe Latanza che abita a Passons – quando è arrivata la polizia. La gente è stata fatta entrare in casa o nella tabaccheria, tutta l’area è stata bloccata e messa in sicurezza. Certo, questi episodi fanno un po’ di impressione, non ti aspetteresti che possano succedere nel tuo paese».
Cangiano e Cavallo si erano trasferiti nell’abitazione di vicolo Chiuso da quattro giorni subentrando a una coppia, di origine campana, che si era trasferita poco più di due settimane fa dopo averci vissuto due anni. Ora la Questura sta svolgendo degli accertamenti per verificare che non ci siano dei collegamenti con gli stessi malviventi. «Li abbiamo visti portare delle loro cose – spiega una vicina – ma a me sembra di aver notato la loro macchina già quando c’erano gli altri inquilini che poi si sono trasferiti. Ovviamente potrei sbagliarmi». Tutti raccontano di quel trasloco, li avevano visti arrivare. Volti nuovi in paese. «Noi ci viviamo qui – dicono –, abbiamo anche paura che possano pensare che abbiamo fatto noi la segnalazione alle forze dell’ordine e che vogliano in qualche modo vendicarsi». Anche alla vicina tabaccheria c’è poca voglia di parlare. «Quando è arrivata la polizia – raccontano – ci hanno detto di chiudere la porta e hanno fatto entrare tutti i passanti. La cosa più importante, per me era che i clienti fossero al sicuro». Al bar Centrale, l’argomento del giorno è la rapina. «Abbiamo visto le macchine della polizia percorrere due o tre volte la via principale – affermano alcuni clienti – e poi un’auto portata via dal carro attrezzi. Era la macchina usata dai rapinatori e abbandonata qui in zona». Si commenta quanto accaduto. «Per fortuna nessuno si è fatto male o è rimasto ferito. Sono stati attimi di paura – afferma una residente – quando ci hanno detto che non potevamo entrare a casa nostra». E i complimenti alla polizia per il suo operato arrivano anche dal sindaco di Pasian di Prato Andrea Pozzo. «Pasian di Prato – afferma – è un comune attento alla questione della sicurezza e dotato di un sistema di videosorveglianza efficace. Sinceramente non è il posto giusto dove avere una base». Ora la tranquillità è tornata in vicolo Chiuso. Interrotta solo dal rumore di un attrezzo da lavoro di chi, la domenica mattina, approfitta per sistemare casa. —
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