In viale Venezia le rotonde saranno finite nel ’22, ma vanno abbattuti altri undici platani

Scontro in Commissione sul futuro della grande strada. Opera di 2,6 milioni: previsti anche nuovi tratti di ciclabile 

UDINE. Si è riunita la commissione Territorio e Ambiente. Due i punti all’ordine del giorno: il ripensamento di viale Venezia e di piazzale XXVI Luglio, e l’avanzamento dei lavori nell’ex caserma Osoppo, nell’ambito del progetto Experimental City. Argomento, quest’ultimo, rimandato di una settimana. La seduta quindi, presieduta da Giovanni Govetto (Fi), si è occupata solo di viale Venezia.

Il vicesindaco Loris Michelini ha riassunto come sarà ripensata l’arteria di accesso alla città, che con un investimento di 2,6 milioni di euro, riguarderà non solo la realizzazione di due nuove rotatorie agli incroci tra via Birago e via Gabelli, e tra via Firenze e via Mazzucato, ma il rifacimento degli attraversamenti pedonali, dei controviali con l’introduzione di nuovi tratti di ciclabile, delle fermate dei bus e di piazzale XXVI Luglio. «Abbiamo ritenuto di mettere mano su tutto il viale, non limitandoci alle due rotonde finanziate dal Cipe – ha chiarito Michelini – con l’obiettivo primario di rallentare la velocità dei mezzi in transito aumentando la sicurezza di pedoni e ciclisti».

Il vicesindaco ha annunciato il taglio di «5 o 6 platani per ogni rotatoria», che saranno sostituiti da altre essenze arboree nelle zone verdi ricavate con il rifacimento di viale e controviali. A fare le pulci al progetto ci ha pensato il consigliere Domenico Liano (M5S), che ha portato in commissione le istanze del comitato “Salviamo viale Venezia”. «I cittadini, per progetti che hanno un impatto notevole sui loro quartieri, dovrebbero avere la possibilità di intervenire in commissione», ha evidenziato Liano, prima di porre una serie di quesiti relativi, ad esempio, alla difformità dei progetti rispetto al Piano urbano della mobilità, alle caratteristiche degli attraversamenti pedonali soprattutto in prossimità della scuola De Amicis, al coinvolgimento della Soprintendenza a salvaguardia della storicità del viale.

Monica Paviotti (Pd) ha chiesto una precisazione sul numero di alberi da abbattere oltre che sulle tempistiche del cantiere. È toccato all’ingegnere Cristina Croppo rispondere: «Entro l’anno i lavori saranno aggiudicati, e per la fine del 2022 l’opera sarà conclusa. Per il taglio degli alberi, non c’è ancora un numero definito, ma contiamo di compensarli con le nuove piantumazioni. Per quanto riguarda la Soprintendenza c’è stato il via libera alla prima rotatoria, quella del Lidl. Per le altre due siamo in una fase preliminare, quindi non è ancora stato acquisito un parere».

La discussione, con l’intervento di Carlo Giacomello (Pd), è finita sulla realizzazione di nuovi insediamenti commerciali in città. L’ex vicesindaco ha stuzzicato Michelini chiedendogli di esprimersi in merito al via libera a nuove superfici di vendita. «Sono sempre stato contrario all’ampliamento delle aree commerciali perché ne abbiamo a sufficienza – ha detto Michelini –. Ovviamente, se fosse possibile, ridurrei quelle esistenti, ma è chiaro che non possiamo intervenire sui 1.500 metri quadrati previsti per le piccole e medie strutture di vendita».

Ha chiosato così Giacomello: «Mi pare chiaro che lei vorrebbe ridurre quelle concesse e non farne di nuove». Chiuso il primo punto, il consigliere Pierenrico Scalettaris, vista l’ora e l’abbandono della seduta da parte di più di un consigliere di maggioranza, ha chiesto di rimandare la discussione sul recupero dell’ex caserma Osoppo. Non prima di aver ringraziato il presidente Govetto per aver promosso il sopralluogo nel cantiere di via Brigata Re.

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