In un parco il ricordo di Costanzo
TORVISCOSA. Dopo settant’anni riemerge dagli archivi americani e da quelli comunali la singolare storia di Guglielmo Costanzo che tra il 1941 e il 1944 è stato maresciallo e comandante della stazione dei Carabinieri di Torviscosa e, nel corso dello stesso anno, partigiano della Brigata Montina della Divisione Garibaldi.
L’amministrazione comunale per onorare l’impegno per la libertà e il sacrificio di Guglielmo Costanzo (Alberto) dedicherà alla sua memoria il parco antistante la chiesa parrocchiale con una cerimonia che si terrà domani, alle 15.30, alla presenza della figlia Gigliola Costanza, delle autorità, dei Carabinieri e delle Associazioni partigiane.
Guglielmo Costanzo era nato a San Gregorio d’Ippona, in provincia di Vibo Valentia in Calabria, il 5 maggio 1897. Dopo essere stato comandante della stazione di San Giorgio arriva nella nuova caserma di Torviscosa dove segue in modo «avveduto e sagace» la rivoluzione socio-economica avvenuta a seguito dell’arrivo della Saici-Snia. Nella seconda metà del 1943, encomiabile il suo impegno nel gestire, «nel rispetto della legge e con la comprensione dovuta alle particolari circostanze storiche», le concitate vicende seguite alla caduta del fascismo e la successiva fuga dei prigionieri dal campo di lavoro del Villaggio Roma. Nel corso del 1944 si avvicina al movimento partigiano diventando punto di riferimento nel complesso panorama politico ed economico locale.
A seguito di una soffiata, viene prelevato dalla sua abitazione di Malisana il 23 dicembre 1944. Prima viene portato nel carcere di Udine e poi a Mauthausen dove il suo ingresso viene registrato il 7 febbraio 1945. Dopo un solo mese e mezzo di permanenza in quel Lager, il 23 marzo, nel libro dei morti di Mauthausen, viene registrato il suo decesso e la stessa cosa viene fatta nella sua scheda personale.
La documentazione relativa a Mauthausen è stata trovata nei “National Archives” di Washington. (f.a.)
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