In marcia per Nadia: tre giorni di eventi a un anno dalla morte

DIGNANO. È passato un anno dalla tragica morte di Nadia Orlando e la comunità di Dignano si appresta a ricordarla con una serie di iniziative per non dimenticare gli tre ultimi giorni della sua vita. Familiari, amici, l’amministrazione comunale e la Pro loco di Vidulis hanno organizzato per domani la prima iniziativa di “Con il Cuore sul fiume Tagliamento”. Una marcia non competitiva di 7 e 14 km.
La partenza è al parco festeggiamenti di Vidulis con iscrizione possibile fin dalle ore otto dalle ore 8.30 alle 9.30. La giornata continuerà con un torneo di Grean Volley sempre come memorial dedicato a Nadia Orlando. L’incasso ottenuto dalle iscrizioni sarà devoluto al centro Risorsa donna di San Daniele del Friuli “Il sorriso di Nadia. Martedì giorno dell’omicidio alle ore 20 nella Pieve di San Pietro e Paolo viene celebrata una messa in suffragio di Nadia. Nel frattempo sempre a Muzzana alle 21.30 davanti alla chiesa Giuseppe Melillo e gli amici di Nadia manifesteranno con candele accese verso il municipio e poi vicino alla casa di Mazzega dove alle 22 in punto (l’orario della morte ufficialmente) le candele saranno spente a significare la fine della vita di Nadia.
Era il 31 luglio del 2017 quando la ragazza è stata uccisa dal suo fidanzato Francesco Mazzega. Dopo aver vagato tutta la notte con il corpo di lei accanto costituendosi al mattino del 1° agosto alla Polizia stradale di Palmanova. Dopo 57 giorni di carcere il 36enne di Muzzana è stato posto agli arresti domiciliari nella casa dei genitori.
Il ricorso in Cassazione da parte della Procura di Udine contro tale provvedimento del Tribunale del Riesame di Trieste non ha avuto esito positivo. Mazzega rimane ai domiciliari e lo è ancora anche dopo la condanna a 30 anni di reclusione perché riconosciuto colpevole del reato. Giuseppe Melillo e gli amici manifesteranno oggi alle 10 a Muzzana del Turgnano vicino alla casa di Mazzega per dire no alla violenza di genere e ai femminicidi e per non ricorrere a ulteriori cavilli giuridici per ridurre la condanna.
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