In marcia con cinque muli e divise storiche

L’iniziativa di sette gruppi Ana del Basso Tagliamento. Partiranno mercoledì per Pordenone
Di Laura Pigani

Raggiungeranno Pordenone a piedi, indossando divise storiche della Grande guerra, con cinque muli e mezzi dell’epoca al seguito. Questa l’iniziativa di sette gruppi Ana del Basso Tagliamento, che mercoledì partiranno da San Michele per raggiungere venerdì la città dell’adunata nazionale degli alpini. Un percorso di 43 chilometri con due tappe intermedie per i pernottamenti.

«Considerando l’imminenza del centesimo anniversario dell’inizio della Grande guerra, ci siamo prefissati l’obiettivo – spiega Carlo De Marchi del gruppo Ana di Latisana, coordinatore della spedizione insieme con il capogruppo di San Michele al Tagliamento Gianpietro Piazza – di mostrare alla gente dei paesi che attraverseremo, ai giovani e alle scolaresche, quali siano stati i mezzi che hanno supportato e soccorso nelle varie condizioni i nostri soldati al fronte durante il primo conflitto mondiale. Il convoglio sarà composto da auto d’epoca, cimeli restaurati risalenti alla fine dell’800 e utilizzati durante la guerra».

La partenza della carovana (frutto di un’idea degli alpini dei gruppi di Latisana, San Michele al Tagliamento, Latisanotta, Pertegada, Ronchis, Gorgo e Lignano Sabbiadoro) è stata fissata per mercoledì, alle 7.45, da San Michele al Tagliamento «più precisamente dall’abitazione di Paolo Milani, autore del restauro dei mezzi», poi «faremo un saluto alla città di Latisana» e saranno attraversati i paesi della Sinistra Tagliamento fino ad arrivare alla prima tappa, vale a dire San Vito al Tagliamento (all’agriturismo Nonis) dove sarà montato il campo per il pernottamento. Giovedì 8, tolte le tende, la marcia riprenderà verso Fiume Veneto e dove è stata programmata la seconda tappa al ristorante Fossa Mala. «Qui – racconta De Marchi – abbiamo voluto invitare i sindaci dei paesi che saranno attraversati dal “convoglio” oltre ai gruppi Ana».

Venerdì, infine, la carovana di penne nere si dirigerà a Pordenone, dove «sarà accolta dal servizio d’ordine nazionale e dalle rappresentanze sezionali per scortarci e accompagnarci lungo le vie della città fino al campo base che sarà allestito all’Ente Fiera di Pordenone. Saranno inoltre sempre disponibili dei mezzi a supporto della spedizione (nel caso, per esempio, serva trasportare qualche anziano che non se la sente di dormire nel campo) e per qualunque necessità – conclude – ci accompagneranno i paramedici della croce rossa italiana con l’ambulanza coadiuvati dai volontari della protezione civile sanitaria».

Una moto Guzzi del 1927 aprirà la colonna, seguita da un carro Croce rossa di fine ’800 trainato da muli, altri quattro muli da soli («gli ultimi esemplari appartenuti all’esercito italiano che erano in forze alla caserma di Pontebba fino alla sua chiusura e che sono stati salvati dalla macellazione grazie ad alcuni alpini della zona»), un’auto Fiat 8 cavalli del 1901 per servizio ufficiale medico, una Fiat Bl 18 ambulanza del 1914, una Fiat 15 ter.F del 1911 adibita a trasporto viveri e munizioni nella campagna di Libia del 1911, una Fiat Campagnola del ’52 che traina la cucina da campo, non mancheranno gli alpini in marcia con lo zaino, una crocerossina e vari figuranti. Chiuderà la carovana una moto Guzzi 500 Alce del 1937 utilizzata nella campagna di Tripoli come porta ordini e servizio posta.

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