Imprenditore precipita e muore

Un escursionista friulano, Riccardo Aita, noto imprenditore 55enne di Gemona del Friuli, è morto nella tarda mattinata di ieri precipitando per circa 300 metri dalla parete delle Cime Castrein, un corpo massiccio di roccia culminante con una cresta che presenta due cimette, situato fra la Forcella Lavinal dell’Orso e la Forcella Mosè, in pratica sul versante del Gruppo dello Jof Fuart servito dal rifugio Guido Corsi.
Alla tragica caduta verso Forcella Mosè, dovuta, si presume, a causa di un errore o di un improvviso malore, hanno assistito impotenti i tre compagni di scalata che avevano appena raggiunto la cresta salendo per la via normale, mentre Riccardo Aita stava per compiere gli ultimi cinquanta metri. Quando pare sia scivolato. Gli amici, quindi, l’hanno visto ruzzolare per qualche decina di metri e poi scomparire nel vuoto e hanno deciso di ridiscendere subito per una via più agevole al rifugio Corsi. All'impressionante caduta hanno comunque assistito anche due alpinisti sloveni che si trovavano di fronte alla parete e sono stati loro che, evidentemente, avevano campo per il loro cellulare ad allertare i soccorsi, tramite il posto di polizia internazionale di Coccau – Thorl Maglern. Subito gli uomini dei soccorsi alpini del Cnsas di Cave del Predil e della Guardia di Finanza di Sella Nevea, hanno fissato la base delle operazioni nella valle del rio del Lago, fra Cave del Predil e Sella Nevea dove è giunto l'elicottero del 118 di Udine che ha poi portato alla base delle Cime Castrein, sul luogo della disgrazia scaricandoli con il vericello, l'equipe medica e i tecnici del soccorso alpino. Purtroppo, l’uomo era già deceduto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto