Imprenditore denuncia: «Con i miei soldi Corona ha comprato l’anello di Belen»
Un friulano ha querelato lo showman per truffa contrattuale. Uno degli assegni è stato versato a una gioielleria di Milano.

UDINE. Fabrizio Corona è nuovamente nell’occhio del ciclone giudiziario. Stavolta lo chiama in causa Giuseppe Castaldo, imprenditore originario di Caserta ma residente a Remanzacco da sette anni, che ha depositato contro lo showman una querela al Tribunale di Milano per il reato di truffa contrattuale.
Tutto comincia il 23 dicembre dello scorso anno, quando Castaldo si lascia sedurre dalle proposte commerciali della Fenice Srl, l’agenzia di cui Corona è amministratore unico, e decide di firmare un contratto per la promozione del suo marchio di abbigliamento sportivo (“Vintage golf”). In base al contratto firmato di pugno dai due, dietro il pagamento di 6 mila euro, Castaldo avrebbe avuto diritto alla pubblicazione di un redazionale su un periodico di attualità o gossip entro la fine di febbraio, alla realizzazione di un sito web della griffe, al confezionamento di un catalogo e infine all’organizzazione di un incontro con la showgirl Sara Tommasi, alla quale sarebbe stata avanzata una proposta per fare da testimonial alla collezione di abiti sportivi, con tanto di servizio fotografico.
Lo shooting fotografico con Corona e la Tommasi, si legge nel contratto, «dovrà avvenire entro e non oltre il 30 maggio 2011». Invece, alla fine di luglio, Castaldo non ha visto nemmeno l’ombra della popolare showgirl nè è più riuscito a contattare Corona. Il personaggio televisivo non rispondeva più al cellulare e il suo stretto collaboratore chiedeva a Castaldo di «non disturbarlo che è molto occupato». Come giustificazione per il mancato servizio con la Tommasi, secondo quanto sostiene l’imprenditore, gli è stato replicato che non poteva più essere “utilizzata” per via del suo coinvolgimento nell’inchiesta sulle serate-scandalo di Arcore.
«I 6 mila euro, però, - afferma Castaldo - li ho diligentemente versati alla società di Corona». Tre tranche da 2 mila euro, come concordato (una a dicembre, una a gennaio e una a febbraio). Uno di questi assegni, lasciati in bianco dall’imprenditore di Remanzacco, è stato incassato dalla Gioielleria dell’Orso di Milano, dove Corona fece un acquisto importante. Da qui il sospetto, più che fondato, di Castaldo: «Qualche tempo dopo ho letto sui giornali del costoso anello che Fabrizio Corona aveva regalato alla sua fidanzata Belen Rodriguez. Ho subito ipotizzato che il prezioso provenisse da quella gioielleria, anche perché il mio assegno è stato depositato in banca proprio il 28 dicembre». L’imprenditore, rappresentante legale della Castaldo Industrial Creationary, con sede a Buttrio, non ha però richiesto una ricevuta dei tre assegni, quando li ha consegnati ai rappresentanti della società. «Non c’è solo il danno economico - ha proseguito Castaldo - ma anche quello d’immagine. Mi sono ritrovato, all’improvviso, senza un testimonial per la promozione della mia linea di abbigliamento. Questo ha creato ripercussioni all’intera attività. Oltretutto se ho scelto di effettuare questo investimento, è stato unicamente perché Corona ha magnificato la capacità pubblicitaria e il ritorno di immagine che mi avrebbe garantito affidarmi alla sua società».
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