Il “volo” di Giacomo De Leidi da Udine a Tel Aviv

Classe 1992, da giugno 2016 fa parte della compagnia statale israeliana, recentemente come primo ballerino
Dal Friuli a solista dell’Israel ballet di Tel Aviv. Classe 1992, l’udinese Giacomo De Leidi – che a Tarcento, dall’età di 6 anni ha mosso i suoi primi passi di danza all’Associazione Movimento e Armonia –, da giugno 2016 balla nella compagnia statale israeliana. Da poco è rientrato da una tournée in Ungheria dove l’Israel ballet ha portato in scena una versione contemporanea de “Il lago dei cigni” con De Leidi nel ruolo di primo ballerino. Ad applaudirlo tra il pubblico anche la sua famiglia arrivata da Udine. Lo raggiungiamo telefonicamente. «Si prova e riprova per sei giorni alla settimana e ogni giorno le ore di ballo sono circa sette, mentre gli spettacoli, di solito, sono un paio a settimana», racconta.


Una carriera in continua ascesa la sua, a coronamento di un sogno coltivato fin da bambino. Quando era piccolissimo. I primi passi di danza, infatti, hanno quasi coinciso proprio con i suoi primi passi. «La mamma racconta sempre che non appena ho imparato a camminare, quando sentivo musica o vedevo alla tv ballerini, cominciavo automaticamente a ballare. Cresciuto non stavo mai fermo, piroettavo di continuo», ricorda sorridendo.


La mamma lo ha iscritto a un corso di danza moderna per bimbi frequentato per due anni. Quindi, alla scuola Artedanza, sempre a Tarcento, per altri tre anni. Concluse le elementari, il trasferimento della famiglia a Udine ha coinciso anche con l’inizio dei corsi di danza al Piccolo Teatro della Città di Udine. Moderna e classica. «Un passaggio fondamentale per la mia vita e il mio futuro perché ho capito che la danza era quello che volevo fare nella vita. Lì mi hanno aiutato a intraprendere la carriera professionale – spiega De Leidi –. In più ho avuto la fortuna di studiare per un anno con la famosa étoile udinese Carlotta Zamparo e la prima ballerina Federica Rinaldi».


Poi la svolta. L’audizione alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. «Mi hanno preso – spiega De Leidi –, il che ha significato il trasferimento a Milano a soli 14 anni.». Una vita non certo facile per un ragazzino. «Danzare è ciò che ho sempre voluto. Allora mi son detto “provo, se non va, rientro a Udine”. A casa non ci sono più tornato».


Da allora di anni ne sono passati 11. Nel frattempo c’è stato il diploma di danza classica e contemporanea alla prestigiosa Accademia milanese. Poi uno stage di qualche mese al Teatro dell’Opera di Nizza. L’incontro con il coreografo Luciano Cannito, compagno della ballerina Rossella Brescia e l’ingresso nella compagnia “Daniele Cipriani Entertainment” di cui Cannito era direttore. Un anno di spettacoli in tutta Italia portando in scena, insieme alla Brescia, “Amarcord” tratto dall’omonimo film di Federico Fellini. In seguito l’audizione al Teatro dell’Opera di Tallin e l’ingresso all’Estonian National ballet, «con l’inizio di un lavoro fisso, non più da precario». Dopo qualche tempo, proprio Estonia, De Leidi è notato dal coreografo israeliano Itzik Galili che nella sua carriera ha diretto anche Roberto Bolle. Così arriva l’audizione all’Israel ballet e l’assunzione nella compagnia di Tel Aviv.


E il futuro? «Prima o poi tornare a danzare in Europa – afferma –. Israele è una realtà interessante, ma non è un posto facile in cui vivere. Anche qua è difficile fare cultura. Certo, la mia compagnia è statale ma lo Stato, avendo altri problemi a cui pensare, finanzia esercito, armamenti, tecnologia».


Oggi De Leidi è anche impegnato con il coreografo Mauro Astolfi nella produzione di danza contemporanea “Piaf”, ispirata alla cantautrice francese, dove è protagonista di diversi “soli”. È anche Peter Pan nell’omonimo spettacolo dei matinée dedicati a famiglie e scuole.


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