Il Tribunale di Milano sancisce il fallimento della Seleco

Lo storico marchio pordenonese, a suo tempo leader nella produzione di elettronica di consumo di alta gamma, era stato fondato nel 1965. la crisi e i tentativi di rilancio dopo il trasferimento a Trieste

Il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Seleco, storico marchio pordenonese dei televisori che era rinato alcuni anni fa con l’obiettivo di rilanciarsi nella produzione di elettronica di consumo di alta gamma.

Sèleco fu fondata nel 1965 a Pordenone come marchio della Zanussi elettronica spa. 

In tempi recenti, dopo la crisi degli anni Ottanta e i tentativi di rilancio, la società, guidata da Maurizio Pannella, aveva spostato la sua sede a Trieste dove doveva avviare la produzione. Dopo l’iniziale progetto di uno stabilimento in Porto Vecchio, si era fatta strada l’ipotesi del trasferimento in un capannone dell’Interporto con la prospettiva che il sito sarebbe poi stato dotato di punto franco.

L’autorità portuale aveva tuttavia, a suo tempo, comunicato di non aver ricevuto proposte serie in tal senso. Pannella aveva prefigurato per la rinata Seleco un fatturato in tempi brevi di 50 milioni e cinquanta assunzioni.

Accumulato un debito milionario acceso anche per avviare alcune sponsorizzazioni nel mondo del calcio, fra cui l’acquisto – nel 2018 – del club Pro Piacenza, lo scorso novembre era stata presentata in Tribunale una proposta per ristrutturare il debito in gran parte contratto con istituti di credito.

 

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