Il test per gli stupefacenti in vendita al supermercato

Tra cerotti, deodoranti, rasoi e dentifrici, ora al supermercato si può trovare anche il test droghe. Un prodotto che, fino a poco tempo fa, mai si era visto nelle corsie dei nostri market. E che ora, invece, è appeso accanto a tanti altri kit per esami “fai da te” in grado di rivelare, solo per fare qualche esempio, la presenza di alcol, oppure l’intolleranza al glutine o al pelo di gatto, ma anche il livello di colesterolo. A fianco, sempre nell’ambito della serie di prodotti venduti con il marchio “Doctor house” anche il classico test di gravidanza o quello per le urine. Tutti costano tra gli 8 euro e 90 e i 18 euro e 50.
A introdurre la novità. negli ultimi sei mesi, sono stati i punti vendita Eurospar e Interspar, come spiega il direttore per il Friuli Venezia Giulia Fabrizio Cicero: «Questi test sono presenti sui nostri scaffali da circa sei mesi. Troppo poco per poter dire come stanno andando le vendite. Noi, comunque, li abbiamo proposti alla clientela come servizio sociale, in quanto di certo trovare al supermercato questo tipo di prodotto - che si può utilizzare in casa - rappresenta una grande comodità. Abbiamo ricevuto già numerosi apprezzamenti - prosegue ancora il direttore -, ma, come dicevo, il vero “responso” può arrivare solo dalle vendite. Si tratta di un prodotto che viene venduto attraverso il passa-parola, c’è bisogno di tempo, dunque, affinchè le persone sappiano che possono trovare questi test anche al supermercato».
Il test droghe, come si legge sulla confezione, va effettuato sull’urina ed è in grado di rivelare la presenza nel corpo di cocaina, oppiacei (morfina, eroina), cannabinoidi (hascisc, marijuana), anfetamine e benzodiazepine.
«L’iniziativa - conclude ancora il direttore Cicero - si inserisce nell’ambito dei progetti “Despar per il sociale” con cui firmiamo tutta una serie di attività parallele alla nostra mission principale. L’ultima che abbiamo concluso è una raccolta fondi per l’acquisto di un ecografo tridimensionale da donare all’ospedale infantile Burlo. I fondi, 70 mila euro, sono già stati consegnati».
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