Il segreto dello Stellini: «Non solo greco e latino, ma anche tecnologia»

UDINE. Eduscopio incorona il liceo classico Stellini la scuola migliore della città, spodestando lo scientifico Marinelli al secondo posto (nel 2015 il primato era stato agguantato da viale Leonardo da Vinci), appena prima dei “cugini” del Copernico.
«Il segreto del successo è che siamo una scuola seria: gli studenti allo Stellini studiano e stiamo cercando anche di aggiornare la nostra offerta - osserva il dirigente, Giuseppe Santoro -. C’è un forte investimento sulle nuove tecnologie e sul rinnovamento della didattica e noi ci siamo messi in cammino, ma abbiamo tanto lavoro da fare. Anche oggi (ieri per chi legge, ndr) c’è stata una riunione con gli insegnanti perché vogliono utilizzare la piattaforma di e-learning Moodle.
L’avevo installata appena arrivato allo Stellini e poi ho detto chissà se la useremo». Santoro ha una spiccata propensione per il mondo digitale tant’è che ha appena introdotto la possibilità per gli studenti di utilizzare a scuola tutti i device, compresi i cellulari, agganciandosi alla rete wi-fi dell’istituto.
«Qui quello che pesa sono le materie classiche - dica Santoro -, lo studio del greco e del latino sono le nostre materie professionalizzanti, ma qualche cosa si sta aprendo e a me fa piacere».
Stefano Stefanel, dirigente del Marinelli, riduce l’indagine Eduscopio a «una mera questione di studenti e periodo. Sono classifiche da prendere un po’ con le pinze.
Ma il dato interessante è legato alle annate e alla quantità di studenti che riescono a ottenere ottimi risultati - spiega -. Il nostro obiettivo è invece fare bene il nostro lavoro, abbiamo risorse umane ottime, sia gli studenti sia gli insegnanti sono molto motivati. Insomma, abbiamo i numeri per fare bene e lo stiamo facendo. Non è importante la classifica, ma la tendenza che rimane positiva».
Chi non si accontenta del terzo posto è la preside del Copernico, Marina Bosari: «Ci aspettiamo di migliorare ancora per i prossimi anni perché stiamo lavorando molto e bene - osserva -. Gli effetti del miglioramento di questi due o tre anni li vedremo in Eduscopio tra il 2018 e il 2020».
Dal 2016 il Copernico vanta un nuovo indirizzo in scienze applicate che ha incontrato il favore di studenti e famiglie: «Siamo partiti con cinque classi, ovvero più di cento iscritti, ma a farci sperare bene è l’aumento generalizzato delle iscrizioni che non riguarda solo le scienze applicate, ma anche le altre classi hanno riscontri molto positivi. La scuola è sempre più vicina ai ragazzi anche nelle attività laboratoriali, nello sviluppo del digitale e nella promozione delle competenze tra scuola e territorio». (m.z.)
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