Le scuole migliori, licei classici ai primi posti

Il Convitto nazionale Paolo Diacono è la migliore scuola del Friuli Venezia Giulia secondo i dati raccolti dalla Fondazione Agnelli per l’annuale indagine sulla qualità dell’istruzione, Eduscopio. A inficiare un po’ il dato sono i numeri ridotti di studenti su cui può contare il liceo di Cividale: quattordici.
Il podio comunque è una partita giocata all’interno del classico: se il primo gradino va al Diacono, il secondo premia l’Alighieri di Gorizia e il terzo lo Stellini di Udine. Da segnalare che tutte le scuole d’arte e gli Its sono stati esclusi dalla graduatoria. Per le tre migliori scuole del Friuli Venezia Giulia l’indice Fga (messo a punto da Eduscopio tenendo conto della media dei voti ottenuti all’università, incrociata con il numero di crediti) supera di gran lunga gli 85 centesimi: il Diacono raggiunge il 90,92, l'Alighieri l’87,32 e lo Stellini l’86,91, con una media voto di 29 trentesimi.
La prima scuola del pordenonese occupa il quinto gradino del podio ed è il liceo scientifico Grigoletti cui la Fondazione Agnelli ha assegnato un Fga di 82,17 per un voto medio di 27,68. Appena un gradino sotto si colloca il classico Petrarca di Trieste con un Fga di 80 e un voto medio di 28,35. Maglia nera per il tecnico economico Da Vinci di Trieste (Fga a 51,83) che occupa l’ultimo gradino del podio preceduto dal D’Annunzio di Gorizia (54,75) e dallo Slataper di Trieste (59,2).

L’idea di fondo del progetto Eduscopio è valutare gli esiti successivi alla formazione scolastica, andando a verificare i risultati universitari e lavorativi dei diplomati, così da trarne indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole di provenienza. La ricerca si fonda dunque su dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti.
A partire da tali informazioni sono costruiti degli indicatori comprensibili a tutti che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati. Fatto questo che espone l’indagine a un minimo di oscillazioni legate alle “annate” degli studenti.
In particolare, per i percorsi universitari dei diplomati, Eduscopio guarda agli esami sostenuti, ai crediti acquisiti e ai voti ottenuti dagli studenti al primo anno di università, quello maggiormente influenzato dal lavoro fatto durante gli anni della scuola secondaria.
Questi indicatori riflettono la qualità delle basi formative, la bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti nelle scuole di provenienza. In altre parole, i risultati universitari permettono di formulare un giudizio sulla qualità delle scuole secondarie superiori sulla base di informazioni che provengono da enti - gli atenei - che sono terzi rispetto alle scuole stesse.
Dunque, le carriere universitarie degli studenti sono state ricostruite a partire dalle informazioni contenute nella banca dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti universitari (Ans) del ministero dell’Istruzione che raccoglie i dati amministrativi ricevuti dalle segreterie di ateneo.
E più precisamente, i dati riguardano tutti gli studenti iscritti in atenei italiani (pubblici e privati), ma non coprono per il momento altri enti di istruzione avanzata come l’alta formazione artistica, musicale e coreutica o gli Istituti tecnici superiori (Its).
Sono entrati in gioco i dati relativi alle caratteristiche demografiche (genere, luogo di residenza, origine), studi scolastici compiuti (titolo di scuola media superiore conseguito, istituto che lo ha rilasciato, anno solare di conseguimento, votazione all’esame di Stato, età al diploma, bocciature), caratteristiche del corso di studi (ateneo, classe del corso, sede didattica, denominazione corso, eventuale presenza di numero chiuso o programmato) e carriera universitaria (anno di immatricolazione, impegno a tempo pieno o parziale, crediti formativi acquisiti, crediti acquisiti per stage, crediti riconosciuti validi per il corso, esami, votazione).
Le informazioni aggregate sui diplomati di ogni scuola (numero diplomati, voto medio, tassi di prosecuzione) sono state attinte dalla banca dati La Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca liberamente accessibile sul web.
Per comparare la capacità delle scuole di preparare per gli studi universitari si sono presi in considerazione due indicatori: la media dei voti conseguiti agli esami universitari, ponderata per i crediti formativi di ciascun esame per tenere conto dei diversi carichi di lavoro associati e i crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto. Ne esce l’indicatore sintetico che tiene conto al contempo della media e della percentuale di crediti conseguiti: l’indice Fga.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto