Il ritorno del campione: Udine si prepara ad abbracciare Zico

UDINE. Udine e il Friuli si preparano a riabbracciare Zico, il campione che negli anni Ottanta vestì la maglia dell'Udinese e fece sognare i tifosi bianconeri.
Il campione brasiliano atterrerà all'aeroporto di Venezia, con un volo proveniente da Madrid, nella serata di giovedì 16 febbraio.
Il giorno dopo sarà protagonista di una conferenza stampa in programma allo stadio Friuli.
Ma il ritorno di Zico sarà anche l’occasione per tributargli un riconoscimento ufficiale, quello della città di Udine. Sabato 18, alle 12.30, il sindaco Furio Honsell gli consegnerà, sotto la Loggia del Lionello, il sigillo della città.
Si tratta, come spiega il sindaco nelle motivazioni, di un atto di riconoscenza della città intera a uno «straordinario sportivo interprete dell’arte calcistica, per aver portato il nome della città di Udine nel mondo, e per l'entusiasmo che ha donato alla popolazione friulana, stabilendo un legame affettivo ancora vivissimo».
E proprio per riaccendere le emozioni degli Anni 80, per far rivivere l’orgoglio della “piccola Udine calcistica” di allora che si è goduta il lusso di un campione come lui in maglia bianconera, sindaco e giunta hanno deciso di conferirgli il sigillo all’aperto, per permettere a tutti di vivere dal vivo i passi della cerimonia.
Per l’occasione il club di Orsaria, intitolato al Galinho, avrebbe voluto farlo arrivare in piazza Libertà con la stessa automobile che il 31 luglio 1983 lo aveva portato in trionfo in piazza XX Settembre per la sua presentazione ufficiale ai tifosi, a poche ore dallo sbarco a Ronchi.
Si tratta di una Fiat 520 Torpedo di colore blu del 1929, conservata a Remanzacco nel museo Gino Tonutti.
Il tempo, però, ha giocato un brutto scherzo agli entusiasti organizzatori, perché purtroppo la vecchia auto pare proprio non voler andare in moto.
Sicuramente, i meccanici chiamati per sistemarla faranno di tutto fino all’ultimo per permettere a Zico di rivivere anche solo in parte le emozioni di quel giorno del suo arrivo a Udine, quando fu protagonista in mezzo a migliaia di persone accorse a salutarlo sventolando bandiere e alzando cartelli («Zico o Austria», il più fanoso) come fosse arrivato un capo di Stato.
È probabile, però, che alla fine dovranno tutti arrendersi ai danni della vecchiaia, inclemente anche per le automobili. In ogni caso, per chi volesse vedere la Torpedo da vicino, resterà custodita al museo Tonutti, assieme a molti altri cimeli e autoveicoli d’epoca.
Per vedere Zico, invece, basterà andare in piazza Libertà sabato all’ora di pranzo: i segni del tempo hanno inciso anche il suo indimenticabile volto anche su di lui, ma chi ha amato e ama il calcio continuerà a vedere nei suoi occhi il riflesso di quella maglia numero 10 e del pallone che entra in porta tra gli applausi anche dei tifosi avversari.
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