Il rifugio Zacchi premia Massarutto per 250 salite compiute in tre anni



Rosa e Gianni Matiz, gestori del rifugio Zacchi posto sulle pendici delle Ponze, di fronte alle pareti del Monte Mangart, hanno voluto consegnare una targa a Gabriele Massarutto quale riconoscimento al loro più assiduo visitatore, per le 250 salite al rifugio, compiute in poco più di tre anni.

Si tratta probabilmente di un record per la frequenza quasi giornaliera delle salite lungo il sentiero, effettuate soltanto nel corso dei mesi estivi.

Un gesto molto apprezzato dal presidente del Consorzio di Promozione turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo che è piacevolmente sorpreso per la gentilezza del gesto ha commentato: «È stato per me un bellissimo e inaspettato regalo alla vigilia del mio compleanno. La prima volta che ho raggiunto il rifugio Zacchi – ricorda – è stato nel 2008, in occasione dell’inaugurazione. All’epoca ero salito in macchina nel corteo degli invitati del presidente Illy, ma mai avrei immaginato che quel luogo sarebbe diventato a quasi dieci anni di distanza, la mia meta quotidiana. Tre anni fa – ha proseguito Massarutto – quando, quasi per caso, sono salito in quota, sono rimasto subito affascinato dalla bellezza del luogo e dalla premurosa accoglienza di Rosa e Gianni. Da quel momento la salita allo Zacchi è diventata per me un rito compiuto con tempi e ritmi che si ripetono regolarmente ogni giorno».

«Salgo – spiega ancora Massarutto – poco dopo l’alba e in circa un’ora di cammino dal secondo lago di Fusine raggiungo il rifugio prima delle 8, per poter approfittare di un passaggio in discesa con la jeep che viene compiuto giornalmente da Gianni la mattina presto»

Una consuetudine per il presidente del Consorzio che i gestori del rifugio Zacchi hanno voluto premiare in una caerimonia a cui ha presenziato ancdhe Maria Giovanna Elmi, moglie di Massarutto.

«Quella salita è diventata per me il modo più bello per iniziare la giornata e per mantenermi in forma. In tutte le mie salite ho potuto constatare l’apprezzamento unanime di tutti gli escursionisti che ho incontrato, provenienti dalle più svariate parti del mondo, attratti dal programma di Alpe Adria Trail, un percorso che comincia a Salisburgo e sfocia nel mare Adriatico, che attraversa le tre nazioni d’Austria, Slovenia e Italia e di cui il rifugio Zacchi costituisce una delle mete più gettonate. Mi risulta che nel corso del 2018 siano salite allo Zacchi, a piedi o in bicicletta, più di 25.000 persone. Anche questo – è il commento di Massarutto – è un bel record il cui merito va ascritto all’incomparabile bellezza del luogo e all’ospitalità che sanno offrire Rosa e Gianni Matiz, con tutto il loro staff». —



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