Il “Progetto nonni” al nido: anziani della casa di riposo accudiscono i bambini

L’esperimento messo in atto all’asilo Piccoli passi di Fratta Il direttore Rossano Maset: «È stato un successo per tutti» 

Il “Progetto

nonni della casa di riposo in trasferta all’asilo nido A piccoli passi di Fratta: è intergenerazionale, un laboratorio creativo senza età che fa i miracoli. Quello di rigenerare gli anziani e di educare i bebè che allargano le braccia a tanti nonni.

«Un grande successo – ha sottolineato Rossano Maset, direttore della casa di riposo di via Ettoreo –. Grazie alle educatrici che ci hanno accolto con gioia, insieme ai piccoli alunni e alle volontarie Rosa, Angiolina e Annamaria. Hanno dedicato il loro tempo per aiutare gli anziani nella realizzazione del tappeto di fiori, poi donato ai bimbi».

Gli estremi di tre generazioni si incontrano all’asilo nido. «Il deambulatore diventa un triciclo da spingere per i bambini – hanno raccontato Chiara Poletto e Giada Brieda, titolari del nido –. La carrozzina del nonno si improvvisa come macchina sportiva e se per gli anziani i piccoli sono una ventata di gioia, i bambini attingono alla saggezza e all’ironia di chi non ha più fretta di crescere».

Il progetto del nido A piccoli passi è stato richiesto anche dalle strutture protette di Cordignano. «Incontri settimanali di due ore da novembre 2019 con porte aperte agli anziani e anche disabili del Centro diurno di Sacile – è la sintesi del progetto delle educatrici del nido di Fratta –. Sei nonne, di cui un’ex maestra, si sono appassionate nella creazione di un tappeto fatto di tanti pon pon, che poi hanno regalato ai bambini». La squadra funziona. «I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli – dice Maset, citando papa Francesco –. I bambini perché porteranno avanti la storia e gli anziani, perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita. La nostra struttura in via Ettoreo accoglie persone anziane in perdita di autonomia alle quali offre, oltre all’assistenza, stimoli ed occasioni di socializzazione».

La casa di riposo di Sacile è all’avanguardia: entra in Europa con il progetto Friends 2020 e l’accredito di 9.748 euro del piano Erasmus+. Quello che crea ponti con l’istruzione liventina: la meditazione entra in classe e tirocini sono previsti anche per gli studenti del Flora di Pordenone. «Sacile è il solo Comune in Italia che partecipa al progetto con l’università di Bologna e la Bocconi», ha sottolineato Maset. Il programma è quello di scuola senza stress, con il momento di quiete in classe, cioè una lotta al bullismo: la collaborazione si attiva anche con la residenza protetta nella cittadella della salute. –

C.B.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto