Il premio Unesco assegnato all’Ecomuseo per i suoi muri a secco

GEMONAPremio Unesco all’Ecomuseo delle acque del Gemonese per il progetto di recupero degli antichi muri a secco nel territorio pedemontano. Si è svolta a Foligno, nella sede del locale Club Unesco,...

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Premio Unesco all’Ecomuseo delle acque del Gemonese per il progetto di recupero degli antichi muri a secco nel territorio pedemontano. Si è svolta a Foligno, nella sede del locale Club Unesco, la nona edizione del concorso della Federazione italiana dei Club e Centri per l’Unesco “La fabbrica nel paesaggio”: nella sezione “amministrazioni pubbliche e istituzioni”, il primo classificato è risultato essere l’Ecomuseo delle acque del gemonese per il progetto di recupero dei muri a secco avviato nel 2015. Era stato il Club Unesco di Udine a presentare la candidatura dell’Ecomuseo gemonese che ora può pregiarsi di un riconoscimento dal valore internazionale. I motivi dati dalla giuria del premio sono le seguenti: «È una pregevole iniziativa intercomunale tradotta in un bell’intervento che, nella sua semplicità, si integra bene nell’ambiente naturale circostante, recupera un paesaggio “terrazzato” a rischio di scomparsa e fornisce le competenze necessarie alla sua conservazione nel tempo». Il progetto di recupero degli antichi muri a secco è stato avviato nel 2015 dall’Ecomuseo che in questi anni ha operato sugli antichi manufatti realizzati dall’uomo nei territorio dei Comuni di Artegna e Montenars: grazie alla collaborazione con le amministrazioni pubbliche sono stati avviati corsi guidati da un maestro artigiano, seguiti dalla pratica sul campo attraverso la quale sono già state ricostruite le parti di queste murature. L’iniziativa ha registrato un tale interessamento, che nel corso avviato nelle ultime settimane ad Artegna c’erano addirittura più partecipanti di quelli che erano i posti disponibili. —

P.C.

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