Il portaombrelli ora diventa un antifurto

CASARSA. A vent’anni ha ideato e brevettato il portaombrelli con lucchetto. La soluzione agli sgradevoli furti di ombrello in luoghi pubblici arriva da Casarsa, ideata e realizzata da Federico Morello. Un’invenzione nata da una battuta a casa e che potrebbe rappresentare una soluzione al problema di questo tipo di furti.
Diploma all’istituto d’arte di Cordenons e una passione che coltiva fin da piccolo per le invenzione, il giovane Morello ha studiato in sistema per ritrovare il proprio ombrello una volta che sia lasciato fuori da luoghi pubblici, quando si corre il concreto rischio di non trovarlo più.
«A dicembre dello scorso anno – racconta Federico – a un mio familiare in ospedale avevano rubato l’ombrello e mi ha fatto una battuta dicendomi di inventare qualcosa che evitasse questi furti».
Dalla teoria alla pratica, il passo è stato breve e Morello si è messo subito a pensare come poter risolvere il problema: dopo vari tentativi è nato “Ombrello sicuro”, il portaombrelli con i lucchetti.
«Gli ombrelli vengono posizionati nei sostegni – racconta il giovane “inventore” – e legati con una piccola catena. Il proprietario chiude il lucchetto e se lo porta via. Quando deve uscire, apre il lucchetto e si riprende l’ombrello». Una soluzione che il giovane casarsese ha già brevettato in Italia.
I vantaggi secondo l’inventore sono diversi. Il primo sicuramente è quello di evitare il furto dell’ombrello. «Può anche capitare – prosegue – che si entri in un negozio o in un locale con la pioggia e si esca con il sole. In questi casi spesso si dimentica l’ombrello, ma a ricordarcelo c'è il lucchetto». Anche in questo caso comunque si evita che qualcuno se ne appropri.
«Il mio portaombrelli – prosegue Federico – risolve anche il problema in tutti quei luoghi, come ospedali, cinema o teatro dove non si può entrare con l’ombrello».
L'elenco dei luoghi adatti a portaombrelli di questo tipo è lungo: teatri, cinema, supermercati, negozi, palazzetti dello sport, palestre, bar, ospedali, discoteche, biblioteche, pizzerie, ristoranti o all’entrata di un condominio, ovunque l'ombrello è lasciato incustodito senza protezioni.
Per arrivare al modello definitivo c’è voluto molto lavoro: i prototipi prima della versione definitiva sono stati 40 e alcune parti sono state realizzate con una stampante 3D che Morello na acquistato per l’occasione.
Per lanciare “Ombrellosicuro”, l’inventore ha creato un sito internet dove illustra il prodotto e fornisce le informazioni del caso.
Per fare conoscere le sue potenzialità ha anche deciso di andare a incontrare di persona ai soggetti che potrebbero essere interessati, come sindaci o titolari di locali pubblici. Il traguardo per ora è avere un certo numero di ordini così da poter partire con la produzione già nei primi mesi del prossimo anno.
«Ho girato un po’ di paesi limitrofi – conclude – e adesso incontrerò titolari di bar e ristoranti». L’obiettivo è quello di produrre i primi portaombrelli con lucchetto a febbraio del 2017».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto