Il polo dell’Alto Adriatico: Lignano e Bibione ci credono

L’obiettivo è creare un’offerta comune sul modello della riviera romagnola. Operatori pronti a lavorare assieme: alleanze fondamentali per nuovi mercati
Lignano 17 Agosto 2014. Spiaggia a Pineta. © Petrussi Foto Press Srl Udine
Lignano 17 Agosto 2014. Spiaggia a Pineta. © Petrussi Foto Press Srl Udine

LIGNANO SABBIADORO. Il modello è quello della riviera romagnola. «Dove le località balneari riescono a fare una promozione comune». Perché se è vero che i campanilismi sono duri da abbattere, è altrettanto vero che Lignano e Bibione sono pronte a superarli e a lavorare – insieme alle altre località friulane e venete – per creare un polo del mare del Nordest. Una spiaggia unica da far conoscere a nuovi mercati. La costa adriatica punta così a imporsi come un prodotto turistico per l’Alto Adriatico.

La grande svendita delle spiagge friulane

Gli operatori hanno già anticipato i tempi. Ora anche la politica è determinata a vincere questa sfida come ha riferito di recente Marco Michielli, presidente di Confturismo e di Federalberghi Veneto in un’intervista sul mensile Nordest Economia allegato al Messaggero Veneto. Certo, è più facile partire con un’alleanza Lignano-Bibione, ma l’obiettivo è estendersi anche alle altre città balneari delle due regioni.

«È indispensabile – riferisce il presidente della Lignano Sabbiadoro Gestioni, Loris Salatin – stringere alleanze di promozione e comunicazione con una strategia unica di offerta sul territorio. Gli imprenditori stanno anticipando i tempi, promuovono Lignano e Bibione insieme essendo come offerta complementari: la prima è ricca di parchi di divertimento, la seconda può offrire il servizio delle terme.

Ci dovrebbe essere un grande piano strategico e industriale da costruire insieme. Bisogna crederci. Noi abbiamo Trieste, il Veneto ha Venezia che ha un richiamo internazionale, con un giusto equilibrio ci sono vantaggi per tutti».

Un piano, dunque, necessario per «riuscire a presentarci su mercati nuovi». Di questo è profondamente convinta Francesca Zaghis, presidente del Consorzio Lignano Holiday. «Agire insieme significa avere un’offerta più completa che rafforzerebbe entrambe le località. Per raggiungere questo obiettivo – spiega Zaghis – è però necessario migliorare i collegamenti.

Si dovrebbero potenziare i servizi di transfer dagli aeroporti e dalle stazioni ferroviarie, in primis quella di Mestre aumentando fino a Trieste le corse ad alta velocità». Anche sull’altra sponda del fiume Tagliamento si è già all’opera per rafforzare la sinergia fra le due località.

«Noi operatori di Bibione – dice Giuliana Basso, presidente del Consorzio di promozione turistica Bibione Live – già da moltissimo tempo stiamo lavorando per questo. Adesso si tratta di attuare una promozione unica che permetta di presentare le due località come complementari e appartenenti a un territorio unico da promuovere nella sua interezza anche perché all’estero ci individuano già come costa Adriatica.

La politica ha espresso la volontà di attuare questo progetto per vedere finalmente le due località unite da un punto di vista promozionale. Confidiamo molto su questo e confidiamo in un suo appoggio concreto».

«Credo che immediato debba essere il colloquio tra le due località di Bibione e Lignano – conclude Basso – ma è necessario allargare alla costa da Jesolo fino a Grado e Trieste mantenendo ciascuna le sue peculiarità». La strada è tracciata e c’è già chi ha cominciato a percorrerla: «Se si vuole sfondare da un punto di vista promozionale e proporci a un pubblico più ampio dobbiamo venderci come costa dell’Alto Adriatico».

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