Il Poggio non scomparirà

I residenti si sono attivati per salvare la società di calcio
Bumbaca Gorizia Calcio Poggio-Sagrado
Bumbaca Gorizia Calcio Poggio-Sagrado
SAGRADO. A giugno la storia dell’Asd Poggio sembrava finita, chiusa, terminata; invece, la società si è rinnovata. E sopravvivrà.


Certo, quasi sicuramente l’anno prossimo nessuna squadra verrà iscritta ad un campionato di calcio, ma l’associazione sdraussinara non morirà. Per ora, questa è la nota positiva e non è escluso che, dopo un anno sabbatico, l’Asd Poggio possa tornare a calcare i campi come ha fatto negli ultimi cinquantatrè anni.


A mettersi in gioco sono stati gli abitanti della stessa frazione sagradina che, domenica, si sono riuniti e hanno eletto il nuovo direttivo e il nuovo presidente. L’obiettivo è salvaguardare un luogo che per la comunità di Poggio Terza Armata è sempre stato centrale. Di fatto il campo sportivo rappresenta il cuore pulsante di Sdraussina e, a dispetto delle difficoltà incontrate dal consiglio direttivo uscente - che aveva lamentato l’assenza di un ricambio generazionale -, alla guida della società si trova ora un giovanissimo. Il nuovo presidente è il ventiquattrenne Adilson Cernic.


Operatore dei servizi sociali con i disabili dell’Anffas di Gorizia sarà aiutato nel compito di far rinascere la squadra da Paolo Vinzi, già presidente e, ora, numero due della società, da Luna Franco, segretaria, da Tiziana Persi, tesoriere, e dai consiglieri David Cernic, Roneida Gega, Valeria Visintin, Luca Massa, Renato Fabrissin, Umberto Ulian e Paolo Corso. Revisori dei conti sono, infine, Fabio De Santis e Loreta Jarc.


«Se chiudeva tutto, non ci sarebbe stato più niente di paesano e si sarebbero perse le tradizioni di Sdraussina», osserva Cernic ricordando che al di là del calcio, il campo sportivo rappresenta un punto di ritrovo per tanti. «Qui negli anni sono state organizzate anche molte feste. Piano piano sarebbe andato tutto distrutto. In paese ci sono tante persone che vengono solo a dormire e nemmeno si conoscono, il nostro compito è quello di tenerle insieme e farle incontrare». Sabato alle 19 la nuova gestione si insedierà ufficialmente con una cerimonia a cui sono stati invitati sindaco, parroco e compaesani. Ma già alle 16.30 i bambini della frazione si riuniranno per realizzare un murales nella struttura del bar.


«In questo periodo stiamo lavorando per creare una squadra di calcetto. Non è facile, perché i giocatori sono tutti già tesserati da qualche altra parte, ma lo facciamo per creare un giro di persone. Ieri, per esempio, c’erano un po’ di macchine nel posteggio e c’è stato chi si è fermato proprio perché ha visto altre persone». Il neopresidente conferma che lo sforzo, per ora, non consente di iscrivere una squadra a un campionato ufficiale di calcio. «Ma se degli amatori si dovessero fare avanti, la porta è aperta», specifica il nuovo presidente della società, aperto ad ogni possibile, nuova soluzione.


Ripartire non sarà in ogni caso facile anche perché, al momento, di soldi non ce ne sono. «La cassa adesso è... Adilson», scherza Cernic che, per cominciare, si è subito trovato a pagare di tasca sua una bolletta. «Speriamo di riportare un po’ di liquidità al più presto», è il suo auspicio.
(s.b.
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