Il piano della Regione per le vaccinazioni di massa, fase tre: chi può chiamare, quale numero contattare e come prenotarsi

UDINE. Adesso la campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia può finalmente accelerare. Il Governo, infatti, ha garantito al Friuli Venezia Giulia la consegna di 250 mila dosi di vaccino da qui a fine aprile – e sempre in attesa di conoscere il destino delle prime fiale di Johnson&Johnson in arrivo dalla metà del prossimo mese –, che toccano quota 290 mila con le (poche) scorte attualmente contenute nei magazzini.
La Regione, così, è pronta a cambiare marcia aprendo, da questa mattina, le prenotazioni per le immunizzazioni dei soggetti più fragili e della fascia d’età compresa tra 75 e 79 anni per un potenziale di circa 110 mila persone escludendo familiari e caregiver. Il piano è stato presentato dal vicepresidente Riccardo Riccardi che ha voluto, tra l’altro, anche rispondere alle critiche e alle accuse lanciate dall’opposizione sulla gestione dei primi tre mesi di campagna che ha prodotto, fino a questo momento, l’immunizzazione con almeno una dose del 9,7% della popolazione di cui il 5,5% ha ottenuto anche il richiamo e con soltanto Bolzano, in quest’ultimo parametro, capace di fare meglio del Friuli Venezia Giulia.
La prima fase della campagna
Riccardi, nella presentazione dello step successivo della campagna di immunizzazione, ha voluto prima di tutto elencare i dati di questi tre mesi. «Ho l’ambizione di esporre i numeri – ha detto il vicepresidente – con i quali stiamo lavorando in una campagna in cui le regole attuali sono stabilite dal ministero attraverso la circolare dello scorso 10 marzo. Roma definisce il numero dei vaccini da destinare alle singole Regioni, le quote di accantonamento delle dosi, fissato al 30% e che abbiamo spesso superato, ma pure le priorità di somministrazione. Questa gara che si è innestata tra Regioni è abbastanza pericolosa e stucchevole». L’assessore, quindi, è entrato nel merito delle cifre.
«Qualcuno dovrebbe spiegarmi – ha insistito – quali sono i ritardi del Friuli Venezia Giulia vista la diversità di dosi a disposizione, il fatto che i farmaci non siano interscambiabili tra loro e un’altissima adesione alla campagna. Noi abbiamo ottenuto, fino a questo momento, 164 mila dosi di Pfizer, utilizzate 152 mila, cioè il 92%, tenendone da parte 12 mila, con 60 mila prenotazioni in essere. Non avremmo potuto vaccinare più di così. Quanto agli attacchi sulle categorie fragili su cui saremmo in ritardo, poi, ricordo che le priorità sono definite dal Governo, che sono posti dopo gli over 80 e che si possono vaccinare soltanto con Pfizer oppure Moderna. Vorrei dunque capire con quali fiale avremmo dovuto avviare le vaccinazioni di massa per queste categorie visto che non possiamo, certamente, utilizzare AstraZeneca».
Elevata fragilità
Dal 24 marzo, però, si cambia perché Roma ha comunicato l’arrivo nelle prossime settimane di 179 mila 10 dosi Pfizer, 52 mila 400 AstraZeneca e 19 mila 600 Moderna. Con queste scorte, quindi, si può cominciare la campagna vaccinale per i più fragili (44 mila persone) e per chi ha tra 75 e 79 anni (66 mila). Partiamo dalle persone definite, dalla campagna ministeriale, ad alta fragilità e che verranno vaccinate con i farmaci Pfizer e Moderna.
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L’elenco delle patologie descritte come tali è il seguente: fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia; scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV Nyha); pazienti post shock cardiogeno; sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone; sclerosi multipla; distrofia muscolare; paralisi cerebrali infantili; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni; diabete di tipo 1; diabete di tipo 2 che necessita di almeno 2 farmaci o che ha sviluppato complicanze; morbo di Addison; panipopituirarismo; cirrosi epatica; pazienti con pregresso evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva; persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gli anni precedenti con un ranking maggiore o uguale a 3; tumore maligno in fase avanzata non in remissione; talassemia; anemia a cellule falciformi; sindrome di down; obesità con Bmi maggiore di 35.
Da mercoledì mattina, la vaccinazione si può prenotare tramite il Cup delle Aziende Sanitarie e nelle farmacie, oppure chiamando il call center al numero unico 0434-223522 specificando solamente di appartenere a una categoria a elevata fragilità senza fornire ulteriori informazioni sulla patologia. Al momento della prima somministrazione dovrà essere presentata la documentazione riguardante la condizione di vulnerabilità che consenta la valutazione sanitaria pre-vaccino, nonché il modulo A compilato con l’indicazione dell’area di patologia di riferimento. Per chi, invece, è affetto da trattamento dialitico cronico oppure da Aids, la vaccinazione sarà programmata direttamente dai Centri dialisi e da quelli di riferimento, sempre da mercoledì 24.
Altre fragilità, trapiantati e familiari
I pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive, quelli con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza, con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico, gli oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure potranno prenotare le vaccinazioni – sempre con Pfizer e Moderna – a partire da stamattina.
In questo caso, però, il Piano vaccinale consiglia anche la copertura dei conviventi – con AstraZeneca se non rientranti nelle categorie di fragilità – che potranno anch’essi prenotarsi, mentre per i familiari di chi è stato vaccinato prima di ieri le modalità verranno comunicate a partire da lunedì.
Per quanto riguarda i pazienti in lista d’attesa o trapiantati d’organo, quelli in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (Cse) dopo i tre mesi e fino a un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva, e quelli trapiantati di Cse anche dopo il primo anno, nel caso abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, e quelli in terapia immunosoppressiva, la vaccinazione (con Pfizer o Moderna) sarà programmata direttamente dal Centro regionale trapianti con chiamata diretta. Al momento della prima somministrazione dovrà essere presentato l’elenco delle persone conviventi per le quali è richiesta la vaccinazione (con AstraZeneca al netto di problematiche) che sarà programmata successivamente.
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Disabili gravi, caregiver e 75-79 anni
I disabili gravi – così come definiti della legge 104/1992 – possono prenotare la loro vaccinazione (Pfizer o Moderna) da questa mattina con le medesime modalità (Cup, farmacie e call center) delle altre categorie. Al momento della prima dose dovrà essere presentata la documentazione attestante la condizione di applicazione della legge 104/1992 unitamente all’elenco delle persone conviventi e degli eventuali caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita, oppure a contratto, per cui è richiesta la vaccinazione (con AstraZeneca al netto di patologie particolari) che sarà programmata successivamente secondo modalità comunicate, anche in questo caso, lunedì.
Sempre da questa mattina, infine, i residenti appartenenti alla fascia d’età 75-79 senza patologie di particolare fragilità potranno prenotarsi via Cup, farmacie o call center per il loro appuntamento vaccinale con AstraZeneca (al netto di situazioni specifiche). Qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, inoltre, la campagna sarà estesa progressivamente alle classi di età successive (cioè 70-74, 65-69, e 60-64).
Il modus operandi delle aziende
Contemporaneamente all’apertura delle agende vaccinali per queste nuove categorie, Riccardi ha anche comunicato come si comporteranno le tre Aziende sanitarie per le inoculazioni. Per quanto riguarda l’Azienda Friuli Centrale, questa ha già coperto, in struttura, 830 persone affette da disabilità e avvierà già da mercoledì le operazioni con AstraZeneca e, per i più fragili, Pfizer. I trapiantati e coloro in lista d’attesa, quindi, verranno immunizzati sabato 27 marzo e poi il 1° e il 7 aprile in sedute appositamente dedicate, mentre le operazioni per trapiantati di rene, in lista d’attesa e dializzati si terranno venerdì.
L’Azienda Friuli Occidentale, che ha già vaccinato 400 disabili in struttura, comincerà da giovedì con AstraZeneca e lunedì con i primi cento vulnerabili alla Fiera di Pordenone. A questo sito, quindi, se ne aggiungeranno altri due, sia per i più fragili sia per le altre categorie, ed esattamente al palazzetto di San Vito al Tagliamento (dal 1° aprile) e nelle strutture dell’azienda Garbellotto a Sacile (dal 3). L’Azienda Giuliano Isontina, infine, che ha vaccinato 454 disabili in struttura di cui il 54% anche con il richiamo, inizierà le immunizzazioni, per tutte le nuove categorie, giovedì e dalla prossima settimana per i trapiantati.
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