Il parco delle Prealpi diventa "l'autostrada preferita" dagli orsi per le emigrazioni

Gli animali attraversano le zone poco frequentate dall’uomo per raggiungere Sella Carnizza, Resia e Caporetto

LUSEVERA. Una vera e propria “autostrada degli orsi” che attraversa il parco delle prealpi Giulie, ovvero un percorso, quasi interamente lontano dai centri abitati e dal transito veicolare, che permette agli orsi di spostarsi dalla vicina Slovenia alla nostra regione: è quello che si sta delineando, in questo periodo, attraverso lo studio delle abitudini di questi plantigradi.



Per spostarsi, appare evidente, questi animali scelgono zone poco frequentate dall’uomo e questo tracciato è stato certamente coperto, in passato, già da diversi orsi. Ad avere dato modo agli studiosi di conoscere questo percorso, nell’ultimo periodo, è stato però l’orso Elisio, un bell’esemplare di maschio dell’età di quattro anni e del peso di circa 130 chili. Il plantigrado, lo ricordiamo, è stato catturato e collarato a fine giugno e ha frequentato la zona di Socchieve, Ampezzo, Verzegnis, Trasaghis, Forni di sotto e Tramonti, poi ha deciso di andare in Slovenia grazie appunto all’“autostrada del parco delle prealpi Giulie”.

Il tragitto che ha percorso è partito da Forni di sotto e Tramonti, ha toccato Pioverno, dove ha attaccato delle arnie come aveva fatto a Trasaghis, e poi è arrivato in val Venzonassa, è salito verso malga Confin poi è andato fino a Sella Carnizza, in comune di Resia, dove probabilmente si è incontrato anche con l'orso “Baloo”, l'altro plantigrado che frequenta invece il Taipanese in questo periodo, poi Elisio ha proseguito il suo percorso fino a Caporetto.

Nel suo tragitto non è mancata, quindi, una bella traversata dei monti Musi, nella zona del parco delle prealpi. Ora Elisio è nuovamente rientrato in territorio sloveno e si muove nell’alta valle dello Judrio. In precedenza aveva attraversato i comuni di Pulfero, Attimis e Faedis. Il lavoro viene svolto dall’équipe dell'università di Udine, coordinata dal ricercatore Stefano Filacorda, in collaborazione con il corpo forestale regionale, i servizi regionali deputati alla conservazione della natura e il parco delle prealpi Giulie. Informazioni e foto arrivano agli studiosi anche da molte riserve di caccia e da singoli cacciatori, una bella foto di Elisio di giorno è stata fornita, a esempio, da Elisio da Pozzo, il cacciatore che ha collaborato alla cattura dell’anima che, non a caso, porta il suo nome.

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