Il Palio oggi gioca d’anticipo con le promesse dei capiborgo

CIVIDALE
L’inedita, solenne promessa di lealtà dei capiborgo, stasera (con una settimana d’anticipo sull’apertura ufficiale), e poi la partecipazione del vescovo di Udine (per la prima volta) alla cerimonia d’inaugurazione del Palio di San Donato, la presentazione al pubblico, attesissima, delle reliquie delle suore Benedettine, appena riconquistate dalla città ducale, e – dulcis in fundo – il “Contrasto d’amore”, uno spettacolo itinerante a matrice interamente cividalese.
Sarà anno di cambiamenti, il 2018, per la grande rievocazione medievale che celebra il santo patrono con tornei, prove di bravura, spettacoli. Procedendo, allora, in ordine cronologico: «La prima modifica rispetto al passato – spiega la vicesindaco Daniela Bernardi – consiste nella concentrazione delle cene propiziatorie di borgo in un’unica giornata, quella di oggi: al termine tutti i borghigiani confluiranno davanti alla loggia municipale, dalla quale alle 23 in punto l’araldo (accompagnato dai rulli di tamburi) chiederà ai capiborgo promessa di lealtà nelle gare del Palio». La seconda importante novità dell’edizione alle porte (in calendario per il 24, 25 e 26 agosto) consisterà, come accennato, nella presenza del vescovo Mazzocato, conseguente alla presentazione ufficiale alla città (alle 20 di venerdì 24) della collezione delle reliquie appartenute alle suore Benedettine, patrimonio di straordinario valore ma sconosciuto ai più. La storia è di estremo fascino, affondando le proprie radici nel passato remoto di Cividale, quello dei tempi della regina longobarda Piltrude, che la leggenda vuole fondatrice del monastero di Santa Maria in Valle: le reliquie dei martiri Anastasia, Agape, Chiona, Irene, Grisogono e Zoilo arrivarono in città, secondo le fonti, proprio per volere della sovrana, devota di tali santi e intenzionata a conferire importanza, con i loro resti, alla nuova comunità religiosa. Oggi questo tesoro della storia è stato salvato dal rischio di un trasferimento a Roma dalla sua ultima sede, Gorizia, ed è tornato a “casa” , ospite della sacrestia nobile del Centro San Francesco (così come richiesto dalla Soprintendenza). Ma tornando al Palio: terzo elemento di forza e di innovazione del programma sarà il “Contrasto d’amore” , spettacolo itinerante che fra sabato 25 e domenica 26 racconterà la travagliata passione, osteggiata dalle famiglie, di due giovani d’epoca medievale. Nato da un’idea di Paolo Bocchi e Sandro Dorngach, il progetto ha preso forma grazie all’impegno e alla partecipazione diretta di tanti cividalesi, che nelle due giornate animeranno questa coinvolgente narrazione a tappe fra le cinque borgate cittadine. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto