Il nuovo stadio si trasforma e ospita pranzi ed eventi

Nuova vocazione per il Friuli-Dacia Arena che sarà vissuto per l’intera settimana. La sala stampa come sede di incontri. In calendario molte iniziative collaterali

UDINE. Un sontuoso pranzo en plein air nel nel bel mezzo del campo di gioco, una convention ospitata a un passo dalla tribuna nell’auditorium da 300 posti o un evento come quello che ieri Vodafone ha realizzato nel bel mezzo della sala stampa.

Non vive più di solo calcio il “vecchio”, caro stadio Friuli che non ha solo cambiato nome, ribattezzato Dacia arena grazie alla sponsorizzazione della casa automobilistica d’oltralpe, ma anche, in parte, vocazione.

Il match day resta l’appuntamento clou, ragione inossidabile che muove migliaia di persone a raggiungere la nuova struttura sportiva e a guardarla con l’orgoglio e la consapevolezza che pochi tifosi in questo paese possono vantare una struttura all’avanguardia pari a quella che la famiglia Pozzo ha realizzato a Udine.

Forte dell’esperienza maturata in Inghilterra con il Watford, dove il calcio è un altro e dove l’evento partita non esaurisce la vita delle strutture sportive.

Così ora è anche a Udine. Lo dimostra l’evento Vodafone che ieri è stato ospitato nella sala stampa, per la prima volta utilizzata come sede d’incontri e appuntamenti, trasformata in un caldo salotto digitale dove si sono accomodati una 40ina di imprenditori attivi in regione per ascoltare dai vertici di Vodafone Italia business quali siano le occasioni che l’azienda offre in materia di ready business.

Di innovazione digitale, importante leva competitiva per affrontare la ripresa.

Li ha accolti il direttore generale dell’Udinese calcio, Franco Collavino, presentando la nuova veste dello stadio dell’Udinese. Società “fondata nel 1896, la prima bianconera d’Italia”, ha detto con ironia il Dg togliendosi una piccola soddisfazione dopo il tonfo patito contro la Juve domenica prima di tornare a parlare del nuovo stadio.

Capace di conciliare storia e futuro. Tradizione e innovazione.

Dove il vecchio arco disegnato dell’ingegnere Giuliano Parmegiani si sposa con la nuova, avvenieristica silouette della struttura sportiva. E la partita della domenica con un ricco calendario di eventi collaterali. Partecipati soprattutto dalle imprese. Sempre più numerose.

Basti pensare che sono già 100 quelle che gravitano con continuità attorno alla club house, che abitano nei giorni della partita le sky box, che vivono il pre match pasteggiando nel president club o partecipando a un incontro con l’autore. Lo stadio diventa così occasione di confronto, di business, di incontri. Complice l’entusiasmo e la partecipazione che sono naturale portato dell’evento sportivo e del calcio in particolare.

Questo è oggi Il Friuli Dacia arena. Vissuto durante tutta la settimana. Di sport e non. Come vuole la famiglia Pozzo che con la conclusione dello stadio non ha esaurito i suoi progetti e da qui al 2020 tenterà di trasformarlo in una vera e propria cittadella sportiva e ludica. Per tifosi e famiglie.

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