Il notaio non pagò le imposte, l’Erario chiede i soldi ai clienti

UDINE. A settembre di due anni fa si rivolsero a un notaio per perfezionare una permuta su un immobile da 60 mila euro. Pagarono la prestazione dello studio notarile, le tasse di registro e tutti gli oneri, poi si dimenticarono l’affare. A ricordarglielo, pochi giorni fa, è stata l’Agenzia delle Entrate che ha notificato loro un avviso di accertamento per 2.588 euro ciascuno. Inutile dire che i due contribuenti friulani sono corsi allo sportello degli uffici finanziari per chiedere in virtù di quale legge avrebbero dovuto pagare per ben due volte la stessa tassa.
Risposta: il notaio si era “dimenticato” di versarla all’Erario. A dire il vero il professionista in questione, Fabio Conte, avrebbe manifestato lo stesso vuoto di memoria nei confronti di altri clienti, omettendo di pagare imposte di registro, ipotecarie e catastali relative ad atti rogati per conto della clientela per 250 mila euro.
Il professionista in questione, con studio in centro a Udine, è finito mesi fa in un’inchiesta della Guardia di Finanza ed è stato colpito da un provvedimento di sequestro preventivo di beni per la confisca per importo equivalente. Il provvedimento era stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Roberto Venditti.
«Si tratta dei primi avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle entrate – spiega l’avvocato Barbara Puschiasis, vicepresidente di Federconsumatori Udine - purtroppo non saranno gli unici però, visto che altre persone si trovano nella medesima situazione, l’Agenzia delle Entrate infatti, cerca di incamerare le somme dovute e le chiede ai contribuenti in quanto debitori solidali. Da parte nostra – anticipa l’avvocato – tenteremo una transazione in bonis con il notaio in questione, nel caso non fosse possibile ottenere il pagamento del dovuto, presenteremo denuncia alla Procura con la prospettiva di costituirci parte civile nel procedimento s suo carico».
Il professionista, noto in tutto il Friuli, con uno studio principale in centro a Udine, ha iniziato a ritardare il pagamento di quanto riscosso dai clienti in qualità di sostituto d’imposta per conto dell’Erario già a partire dal maggio 2012. Una copia del provvedimento cautelare è stata notificata al Consiglio dell’Ordine del Collegio notarile di Udine.
Il consiglio ha decretato un provvedimento di sospensione dalla professione nei confronti del notaio fino a tutto il 22 aprile, termine fino al quale non potrà esercitare alcuna attività legata al notariato. Un provvedimento teso a tutelare ulteriori nuovi clienti. La domanda è, chi tutelerà quelli vecchi?
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