Il metaldetector individua 26 punti sospetti: trovati ordigni bellici al campo sportivo

Prima dell’inizio dei lavori, rilevati 26 punti con sotto oggetti metallici. Scoperte bombe a mano della Grande Guerra
Mortegliano 2 luglio 2020 Ritrovamenti ordigni bellici nel campo sportivo ©Foto Petrussi
Mortegliano 2 luglio 2020 Ritrovamenti ordigni bellici nel campo sportivo ©Foto Petrussi

Per forse 30 anni i calciatori di Mortegliano hanno giocato sopra un campo minato, detto non in senso metaforico, ma purtroppo reale: sono stati rinvenuti ordigni bellici nel campo di sfogo, che si affaccia su via Arborea, nell’area del polisportivo “Franco Beltrame”. Il ritrovamento giovedì mattina, 2 luglio, quando la ditta incaricata per iniziare l’intervento di posa del manto in erba sintetica ha dovuto sospendere i lavori e il Comune attivare la procedura di bonifica dell’area.

L’indagine preliminare con il metaldetector ha evidenziato ben 26 punti in cui si trovano interrati oggetti metallici: ogni punto è stato subito segnalato con un picchetto, recante in cima una striscia di nastro bicolore. Sono stati allertati i carabinieri, in breve tempo intervenuti con una pattuglia dalla stazione, ed è stato avvertito il sindaco Roberto Zuliani, accorso con il tecnico comunale. Due dei siti sospetti sono stati scavati, con tutte le precauzioni del caso: con meraviglia dei presenti, a circa 20 centimetri sotto il manto erboso in ciascuno dei punti è stata rinvenuta una bomba a mano risalente alla prima guerra mondiale. Il cantiere è stato chiuso e dal municipio è partita la richiesta di intervento degli artificieri del Genio, che prenderanno in carico l’area esplorando gli altri punti segnalati e portando a brillamento, se necessario, i residuati bellici che potrebbero ancora essere presenti, a meno che non si tratti di altri oggetti metallici non pericolosi.

Dopo la bonifica potranno riprendere i lavori: il campo sarà omologato e diventerà un fiore all’occhiello della società Esperia, che ha in gestione lo stadio. La posa del manto in erba sintetica è un progetto che il Comune attua, per la spesa di 510 mila euro, grazie a un contributo regionale e 50 mila euro di fondi propri.

La società che ha vinto la gara d’appalto è un’Ati fra le ditte Temi srl di Pasian di Prato, che provvederà alle sottostrutture, e Tagliapietra srl di Basiliano, incaricata della posa del manto sintetico.

«È una fortuna che in tutti questi anni non sia accaduto nulla di male agli atleti – commenta Zuliani –: lodevole lo scrupolo dei tecnici per l’accurata verifica, che permetterà di mettere in sicurezza l’area».

Appena diffusa la notizia, si è scatenata in paese una ridda di ipotesi sulla presenza dei reperti bellici: la più immediata è stata ricordare che Mortegliano ha vissuto a seguito della rotta di Caporetto un’aspra battaglia in paese. Altri invece sottolineano che si tratta di terra di riporto. Il campo fu realizzato negli anni Ottanta e ampliato in epoca più recente: c’è chi parla di materiale portato dall’area del Carso, secondo i decani invece dalla zona di Rivignano, ma i più pensano che sia stata usata terra locale, accumulata in seguito a sbancamenti per nuove strutture sportive. Trovare bombe a mano in campagna o nel vicino Cormôr per i morteglianesi di una certa età non è una novità. C’è attesa di sapere cos’altro riserverà la bonifica.

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