Il “mago dei liquori” ha portato un po’ di Polcenigo in Giappone

Una rivista di cucina ha un servizio dedicato a Federico Cremasco E a corredo ci sono le immagini del Gorgazzo e della piazza 

la storia

Mago dei liquori alle erbe e druido. Al “Panoramix” polcenighese Federico Cremasco ha dedicato un servizio, quale esempio da imitare, The Cuisine press, una rivista giapponese dell’arte culinaria. Così, nel paese del Sol levante, assieme ai liquori di Cremasco è diventata famosa Polcenigo con le foto della sua piazza attraversata dal Gorgazzo e dell’antica insegna, posta all’inizio dell’abitato.

Da tre anni, alla gestione del bar Hemingway, Cremasco ha abbinato quella della “Farmacia dell’alchimista” dove realizzare il suo progetto “Fred Jerbis”. Accanto al proprio nome abbreviato, ha voluto aggiungere il riferimento friulano alle erbe “jerbis” selvatiche che raccoglie per trasformarle in liquori. Così la vecchia farmacia di Polcenigo si è trasformata in uno “store”, negozio-magazzino particolare. A fine ottobre del 2017 Cremasco aveva aperto quella sua’Farmacia’inventando il gin alla camomilla, una rarità nel panorama dei distillati artigianali italiani, finita subito sul podio delle classifiche nazionali del blog “Dissapore”.

Federico Cremasco continua a raccogliere le sue erbe da liquori nella zona di Travesio, della quale è originario, come dalla montagna polcenighese e pedemontana. Il suo progetto “Fred Jerbis” si è sempre più affermato, valorizzando i prodotti spontanei del territorio e rivolgendosi al mondo con stile “glocal.

«La notorietà che adesso gli è arrivata dal Giappone – dice il sindaco Mario Della Toffola – dà lustro al nostro territorio anche a livello internazionale». Un successo dovuto al fatto che Federico unisce alla sua passione botanica, una lunga esperienza di barman e creatore di cocktails.

Nella ricetta del Negroni mescola i tre suoi elementi: il gin di 43 specie botaniche diverse, il vermut con altre 25 e il bitter con ulteriori 34 erbe autoctone. Così Polcenigo, oltre ad appartenere al club dei “Borghi più belli d’Italia”, potrà fregiarsi, qualora lo istituissero, del titolo di “Borgo più originale”, visto che all’unicità del “Museo dell’arte cucinaria”, affianca la “Farmacia dell’alchimista” di Federico Cremasco. –

S.C.

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