Il leghista gay-friendly: vorrei un hotel

Lo propone l’imprenditore Stefano Mazzolini. Il sindaco Carlantoni: c’è una mentalità aperta

TARVISIO. Originale, nuova o, più semplicemente, provocatoria? L’idea è semplice: aprire un albergo riservato ai gay a Tarvisio. Una struttura dove single o anche coppie omosessuali possano sfruttare uno spazio in cui sentirsi a proprio agio.

Sarebbe il primo in Friuli Venezia Giulia. Per Stefano Mazzolini, politico leghista e ristoratore tarvisiano, il progetto non ha bisogno di aggettivi o etichette. «Ragiono da imprenditore quando affermo che una struttura “gay friendly” funzionerebbe anche da noi – afferma -, altro non è che un modo per investire denaro e avere un ritorno in termini di presenze turistiche.

Chiariamo subito una cosa – mette le mani avanti –: per realizzare un nuovo albergo servirebbero perlomeno 2 milioni di euro, soldi che in questo momento non ho. Quindi il problema non si pone, perché non mi metterò a costruire hotel. Detto questo, però, da imprenditore, so che il marchio “gay friendly” può aiutare a incrementare i flussi turistici e quindi sarebbe opportuno che in valle ci fosse una struttura di questo tipo. Non c’è nulla di strano – continua Mazzolini –, è soltanto un modo per dire che in questi alberghi gli omosessuali sono ben accetti.

Esistono migliaia di strutture di questo tipo nel mondo e non costituiscono certamente un tentativo di ghettizzare qualcuno, al contrario. Tarvisio, comunque, con o senza questo marchio – precisa – già oggi è frequentato da ogni tipo di persona». Mazzolini ci tiene a precisare che il marchio “gay friendly” non va contro il turismo tradizionale, fatto di famiglie, ma costituisce un arricchimento nell’offerta di un territorio come la Valcanale.

«Mi stupisce che nel 2014 ci sia ancora qualcuno che si scandalizza per simili argomenti – puntualizza –, il tema dell’omosessualità non deve più essere trattato come tabù. Mi considero un imprenditore con una visione verso il futuro: in questi anni ho girato il mondo e posso assicurare che chi sa fare turismo non distingue più tra famiglie, eterosessuali o omosessuali. Al contrario, le località più moderne si attrezzano per venire incontro alle esigenze di tutti: è sufficiente dare uno sguardo a quanto avviene nella vicina Croazia per le vacanze estive, o ancora in Spagna e in Grecia».

E il sindaco Renato Carlantoni commenta. «Ritengo che la vera, bella notizia, sia quella della volontà di creare posti letto, in un periodo in cui fare investimenti è veramente difficile. Per il resto, Tarvisio, a cavallo di due confini e terra di passaggio e mescolanza di popoli e culture da sempre, ha sempre avuto una visione aperta e moderna riguardo ai nuovi modelli di società che, notoriamente, nel Nord dell’Europa esistono da anni. Non esiste attività nel nostro comune che abbia mai eccepito sulle preferenze sessuali, che sono un fatto privato e libero.

Per fortuna a Tarvisio, chiunque può andare a dormire in qualsiasi albergo a prescindere dalle abitudini sessuali, già ora. A me non piace l’ostentazione del sentimento e dei gusti sessuali, che in quanto liberi sono un fatto privato».

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