Il legale del nullatenente «La villa? Tutto regolare»

GORIZIA. L’imprenditore di Sagrado Bruno Noioso, secondo il suo legale di fiducia, l’avvocato Guido Battagliese del foro di Milano, non è un finto nullatenente che sciala alle spalle del fisco, ma «vive secondo le sue possibilità, grazie ai risparmi e al patrimonio che ha accumulato nel corso degli anni».
Per la Gdf il suo cliente deve all’erario circa 2 milioni e mezzo di euro.
«Non ci risulta, l’agenzia delle entrate non ha emesso alcuna richiesta di pagamento per una simile cifra. C’è solo un processo penale in corso per un’ipotetica evasione fiscale di 126mila euro, per proventi derivanti da una presunta appropriazione indebita negli anni 2007 e 2008. Guarda caso il processo è iniziato lo stesso giorno in cui è uscita sui giornali la notizia del sequestro della villa, effettuato invece due mesi fa: una coincidenza temporale che non mi pare corretta. Il mio cliente, peraltro, ha definito le sue pendenze con l’erario nel 2004, avvalendosi dei condoni fiscali».
E quanto doveva al fisco?
«Non sono dati che sono autorizzato a divulgare. In ogni caso l’Agenzia delle entrate ha confermato la regolarità del condono».
Dalla fine degli anni ’90 Noioso è stato protagonista di vicende penali e giudiziarie, anche sotto il profilo tributario. Quante e quali gli esiti?
«Cinque o sei, non ricordo di preciso, ma è sempre stato assolto perché il fatto non sussiste o perché il fatto non costituisce reato, con sentenza passata in giudicato dopo il primo grado. Noioso non è il deliquente abituale che dipingono. La Gdf contesta al mio cliente di essere ricco. Ma questo non è un reato».
Veramente contesta che l’agiato tenore di vita è «risultato unicamente riconducibile alle attività delittuose».
«Se non esiste alcun reato perché Noioso è sempre stato assolto non è possibile affermare che i proventi derivino da attività illecite».
E da cosa derivano?
«Noioso ha redditi da partecipazione societarie e risparmi già passati alla fonte. Negli ultimi anni è diventato lavoratore dipendente. Quando era titolare di una sua impresa di carpenteria navale ha guadagnato il denaro che ora sta spendendo».
Colpisce, in tempi di crisi, lo stile di vita di Noioso incompatibile, secondo la Gdf, con quanto dichiarato al fisco. A quanto ammonta l’ultima dichiarazione dei redditi?
«Non sono autorizzato a divulgarlo. In ogni caso non esiste solo il reddito, ma anche il patrimonio. Il mio cliente non è un nullatenente, le sue pendenze con il fisco sono inesistenti e sta semplicemente vivendo secondo le sue possibilità. Metterlo alla berlina così non è giusto».
Con quali soldi ha acquistato la villa di San Martino del valore di quasi 1 milione di euro?
«Non l’ha acquistata il mio cliente ma il trust».
Il trust, però, l’ha istituito il suo cliente. Con quali soldi?
«Sì l’ha istituito lui nel 2007, nominando come beneficiari del patrimonio i figli e delle utilità l’intera famiglia. La villa è stata acquistata nel 2008. Essendoci un processo in corso, non sono autorizzato a divulgare informazioni in merito ai fondi, comunque non c’è nulla di irregolare. Preciso peraltro che la villa è stata messa in vendita a gennaio, cioè prima del sequestro, che è avvenuto invece a fine luglio».
Ora che farete?
«Il 12 ottobre ci difenderemo dianzi alla camera di consiglio. Il provvedimento di sequestro, infatti è per il momento interlocutorio, se il tribunale dovesse confermarlo, lo impugneremo».
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