Il Gambero Rosso premia ancora la Caffetteria Torinese: “prima di morire” però andate al Mr Simon

Due pubblicazioni, due classifiche, due bar friulani in cima. Il Gambero Rosso incorona per la nona volta consecutiva la Caffetteria Torinese di Palmanova fra i più bei locali d’Italia; il libro, appena uscito in tutto il mondo «150 bars you need to visit before you die (150 bar da vedere prima di morire)», invece, ne cita tre italiani, uno a Roma, uno a Venezia e uno a Udine: il Mister Simon, un secret bar.
Sono oltre 1.300 i locali censiti e, di questi, solamente 44, hanno raggiunto il massimo punteggio nella classifica dei migliori Bar d’Italia stilata dalla guida del Gambero Rosso. Tra loro, solo due i nomi del Friuli Venezia Giulia: la Caffetteria Torinese, in centro storico a Palmanova, e il caffè Vatta di Opicina. Una menzione speciale per “Le colazioni dell’anno” al Caffè degli Specchi di Trieste. Per Nereo Ballestriero e Marina Macor, è la nona attestazione consecutiva, un risultato che, se confermato anche il prossimo anno, permetterà loro di conseguire la “stella”, ambito riconoscimento di qualità nel tempo che il Gambero Rosso assegna a chi riesce a mantenersi ai vertici nazionali per dieci anni.
Da segnalare che Il Torinese nel 2011 e nel 2014 non solo ha ottenuto il massimo punteggio, ma ha anche conquistato il titolo del miglior bar d’Italia, quest’anno tributato al lombardo “La Pasqualina”. Nonostante il nome di caffetteria, il Torinese trascende le sue origini per essere un locale a tutto tondo, per accogliere il cliente dalla colazione alla cena. «È la duttilità – spiega Nereo Ballestriero – la chiave vincente di un locale come il nostro che si prefigge l’obiettivo di seguire i gusti e le esigenze del cliente, non solo nel tempo, ma anche nei vari momenti della giornata, cercando di offrire massima qualità sia a chi si ferma per una colazione dolce o per un pasto veloce, sia a chi desidera consumare una cena in tutto relax o soltanto rinfrescarsi con un gelato artigianale».
E così, anche nella Guida 2019, figura questo locale storico, nato a Palmanova nel 1938 (per quanto in altra posizione) e gestito dagli attuali titolari dal 1995. Il team del Torinese si è presentato a Roma proponendo una serie di assaggi dal sapore tradizionale, strettamente legati alla cucina friulana e ai prodotti del territorio, ma fortemente innovati. Le proposte create per l’occasione entreranno nel menu proposto dal locale.
Nel libro «150 bars you need to visit before you die» l’Italia è chiamata in causa tre volte. Il primo nome è The Jerry Thomas Project nel cuore di Roma, quindi, il mitico Harry’s Bar di Venezia in calle Vallaresso. Per visitare il terzo invece bisogna spingersi un po’ più a Est e, soprattutto, sapere come entrarci. Mr Simon, infatti, è il primo secret di Udine, un cocktail bar dove si entra solo se si conosce l’indirizzo e il codice di accesso da digitare su un vecchio telefono appeso fuori dal locale: non esiste un vero ingresso, non esiste insegna ma solo un’anonima porta nascosta dietro a un magazzino delle scope. Il locale interno, 25 posti per un’esperienza unica ed avvolgente che evoca le atmosfere rilassate e bohémien del Grande Gatsby, è un progetto di Visual Display, lo studio udinese specializzato in retail design, realizzato per far sentire il cliente come a casa nel salotto privato di Simon: un luogo ovattato ed elegante che trasporta subito in un altro tempo con luci soffuse, specchi, velluti colorati. Al banco le creazioni di Simon, ricette inedite da scegliere tra i menù raccolti in giro per il mondo o creati in base all’ispirazione del momento.
L’autore del libro è Jurgen Lijcops, 30 anni di esperienza nel settore dei bar e della ristorazione e un curriculum che l’ha portato a lavorare in numerosi ristoranti stellati. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto